27 gennaio 2024 – 17:57
La Corte di Cassazione, nella motivazione della sentenza dello scorso 3 ottobre, ha stabilito che è necessario provare che Livio Leo, direttore della struttura di Ostetricia e ginecologia dell’Usl Valle d’Aosta, abbia rivelato le domande del concorso per medici ginecologi promosso dall’azienda sanitaria valdostana nel 2018. Leo era presidente della commissione giudicatrice e era stato condannato in secondo grado a dieci mesi di reclusione per abuso d’ufficio e rivelazione di segreto d’ufficio. Tuttavia, la Cassazione ha annullato la condanna per abuso d’ufficio in quanto non previsto come reato dalla legge. I quattro candidati che avevano superato la prima prova scritta sono stati assolti “per non aver commesso il fatto”. Secondo i giudici, la Corte d’appello di Torino aveva basato il proprio ragionamento su indizi instabili e non dimostrativi del fatto che le informazioni riservate fossero state rivelate da Leo.