05 gennaio 2024 – 20:13
Grandi performance da parte di Scott, Mescal e Bell nel nuovo film diretto da Haigh, che promette di essere un vero successo.
Non sorprenderebbe se tra gli attori candidati agli Oscar 2024 ci fossero alcuni dei protagonisti principali di All of Us Strangers – Estranei, il film che porta gli spettatori in un viaggio emotivo tra realtà e dimensione soprannaturale. Andrew Haigh è il regista di questa pellicola, che vanta un cast composto da Andrew Scott (Fleabag), Paul Mescal, Claire Foy e Jamie Bell. Il film ha fatto il suo debutto mondiale al Telluride Film Festival e è stato presentato in anteprima italiana ad Alice nella città a Roma. Sarà nelle sale cinematografiche a partire dal 29 febbraio 2024 grazie alla collaborazione con Disney.Alla base di questo film, che ha ricevuto ben quattro nomination ai Gotham Awards, c’è il romanzo di Taichi Yamada intitolato “Strangers”, pubblicato in italiano nel 2005 con il titolo “Estranei” dalla Editrice Nord. Questo libro era già stato adattato nel 1988 in una versione horror chiamata “The discarnates” diretta da Nobuhiko Obayashi.Andrew Haigh è solito esplorare le relazioni umane da prospettive originali e lontane dagli stereotipi, come dimostrano i suoi lavori precedenti come “Weekend”, “45 anni”, la serie televisiva “Looking” e la fantascientifica “Oa”. Tuttavia, in questo nuovo film si allontana dalla storia originale per ampliarla ulteriormente. Nel romanzo, il protagonista era uno sceneggiatore di mezza età che tornava nel quartiere in cui era cresciuto a Tokyo e si ritrovava di fronte a una coppia che somigliava incredibilmente ai suoi genitori, scomparsi quando era ancora un bambino. Nel film, invece, incontriamo Adam, uno sceneggiatore di quarant’anni interpretato da Andrew Scott. Una notte, nel grande e nuovo palazzo londinese in cui si è appena trasferito, Adam incontra Harry (Paul Mescal), un affascinante vicino di casa dal carattere inquieto. Nonostante un iniziale rifiuto, tra i due nasce una relazione sempre più coinvolgente sia emotivamente che fisicamente. Questa nuova esperienza si aggiunge ad un’altra ancora più sorprendente: durante una visita alla casa in cui è cresciuto, Adam scopre che i suoi genitori (interpretati da Jamie Bell e Claire Foy), persi quando aveva 12 anni, sono tornati ad abitarla ma con un dettaglio straordinario: sono tornati giovani come erano al momento della loro morte in un incidente automobilistico. Questo incontro offre ad Adam l’opportunità di riavvicinarsi al padre e alla madre di cui ha ricordi frammentari ma affettuosi e accoglienti. Inoltre, gli permette di confrontarsi con loro riguardo alla sua vita dopo l’incidente e la sua identità sessuale.Haigh sfuma abilmente i confini tra realtà, possibili sogni, dimensioni parallele o proiezioni del subconscio all’interno del film. Tutto viene legato alla quotidianità scandita dalla colonna sonora degli anni ’80 britannici che rappresentano l’infanzia del protagonista, con brani di Frankie Goes to Hollywood e Alison Moyet. Anche i genitori di Adam sono consapevoli di ciò che sta accadendo, rendendo tutto l’universo del film credibile e coinvolgente. Questa credibilità è resa possibile grazie all’intensità delle performance degli attori, che guidano gli spettatori in un viaggio che mescola elementi dramedy con momenti di leggerezza da ghost story e dramma intimo.”Ho cercato di rendere la storia più personale. Il protagonista parla di cose che mi riguardano, come il crescere come uomo gay”, ha spiegato Haigh al New York Film Festival. “Ho girato il film nella mia vera casa d’infanzia. L’elemento soprannaturale è diventato sempre meno importante”. Riguardo al cast, Haigh ha commentato: “Ho pensato subito che Andrew (Scott) sarebbe stato perfetto per il ruolo. Poi ho scelto gli interpreti dei genitori perché volevo che avessero senso sia come genitori
