13 maggio 2025 – 19:00
La notizia del ritrovamento del corpo di Antonino Arculeo, 74 anni di Partinico, ha sconvolto la comunità locale e ha acceso le luci di un’indagine criminale che sta rivelando aspetti sempre più oscuri. La storia iniziò il 7 maggio scorso quando la vittima scomparve dalla sua abitazione, lasciando dietro di sé solo il vuoto e la preoccupazione dei suoi cari.Le indagini della Squadra Mobile di Palermo, incaricate dell’inchiesta, hanno avuto inizio con la denuncia dei figli di Arculeo che avevano segnalato l’allontanamento del padre e fornito dettagli essenziali per le prime tracce. La polizia raccolse informazioni sulle mosse della vittima durante l’ultima serata, inclusa la sua presenza ad Alcamo dove era coinvolta in un grave incidente stradale. Mentre l’auto di Arculeo aveva subito gravi danni, uno dei passeggeri, successivamente identificato come Gioacchino Leto, si era allontanato rapidamente dal luogo dell’incidente.Gli investigatori scoprirono in seguito che, a bordo dell’auto oltre a Leto, c’era anche Dario Milana. Quest’ultimo si recò presso un ospedale locale per cercare di rendersi irreperibile poche ore dopo l’accaduto. Nonostante le prime mosse evasive, gli indagati furono identificati e fermati.L’avvistamento di Leto a Lamezia Terme, il giorno successivo alla scomparsa della vittima, ha messo in luce la mancanza di trasparenza da parte del protagonista. Tuttavia, quando si presentò al commissariato di Partinico e condusse gli agenti presso il luogo dove era stato trovato il cadavere di Arculeo, l’uomo ha ammesso inizialmente di aver partecipato all’omicidio insieme a Milana, sostenendo che questo fosse stato colui che aveva commesso i reati. Leto ha anche confermato la bruciatura del corpo e il successivo disfarsi dell’arma.Tuttavia, nel contesto formale di fronte al pm, Leto si è rifiutato di fornire qualsiasi ulteriore dettaglio. Diversamente Milana, fermatosi anch’egli durante le indagini per cercare di rendersi irreperibile inizialmente, è stato interrogato e ha negato il suo coinvolgimento nell’omicidio. Ha sostenuto di non avere alcuna conoscenza con la vittima.Gli investigatori stanno procedendo cautamente nel tentativo di ricostruire l’intera dinamica dell’accaduto, cercando in particolare di comprendere il movente della tragedia. La complessità dell’enigma sta emergendo man mano che le indagini proseguono, mettendo in evidenza aspetti sempre più gravi e oscuri.
