Omicidio colposo: la procura di Ivrea apre un fascicolo per l’alluvione a Monteu da Po

La morte di Giuseppe Bracco, un 92enne che perse la vita nella notte della recentissima alluvione a Monteu da Po, ha acceso le fiamme dell’indagine penale e sollevato questioni relative alla responsabilità dei gestori del sistema di allerta meteo. La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per omicidio colposo nei confronti di ignoti, a seguito delle indagini svolte dall’autorità giudiziaria.L’autopsia eseguita sul corpo di Giuseppe Bracco ha confermato la causa della morte come annegamento. L’uomo era rimasto intrappolato all’interno della sua abitazione quando l’acqua del rio Della Valle, che si era liberata dall’esondazione, aveva travolto il paese.La famiglia di Giuseppe Bracco, che conosce bene la zona e le sue caratteristiche meteorologiche, ha espresso una profonda insoddisfazione per la scarsa tempestività delle segnalazioni meteo e per l’intervento tardivo delle squadre di soccorso. “L’esondazione del rio Della Valle – dichiarano – era stata prevedibile, come spesso avviene in questa stagione dell’anno. Non comprendiamo perché il sistema di allerta non abbia funzionato correttamente”.L’amministrazione comunale ha già ricevuto numerose critiche sulla gestione della crisi e sulle scelte operative effettuate durante l’alluvione. “Non possiamo permettere che questo tragico evento si ripeta – dichiara il sindaco del comune di Monteu da Po -. E’ necessario un approfondimento della questione e un dibattito pubblico per valutare i punti di forza e debolezza del sistema di allerta meteo”.La procura di Ivrea ha chiesto ai familiari dell’uomo di collaborare con gli investigatori, fornendo ulteriori informazioni riguardo alle modalità della morte e al contesto in cui si sono sviluppate le fasi conclusive del disastro.