Ottimismo diffuso nei mercati finanziari europei e statunitensi dopo accordo in GermaniaIl clima di fiducia si è diffuso nelle principali piazze finanziarie europee e negli Stati Uniti, alimentato da diverse notizie positive. A Francoforte, Milano, Madrid, Parigi e Londra gli indici sono saliti, mentre a New York il Dow Jones e il Nasdaq hanno registrato aumenti significativi. Il differenziale tra i titoli di Stato italiani e tedeschi è stabile, con rendimenti che variano. Il dollaro ha perso terreno rispetto all’euro e la sterlina si è indebolita. I prezzi del greggio, del gas naturale e dell’oro hanno mostrato variazioni. L’accordo sugli investimenti in Germania ha favorito diversi settori tra cui le materie prime.

Il clima di fiducia si è diffuso nelle principali piazze finanziarie europee e negli Stati Uniti. Questo ottimismo è stato alimentato dalla scongiurata minaccia di uno ‘shutdown’ amministrativo del governo federale, dagli annunci di nuovi incentivi al consumo in Cina e dall’accordo per sbloccare gli investimenti nel settore della difesa e delle infrastrutture in Germania.A Francoforte l’indice ha registrato un aumento dell’1,86%, a Milano dell’1,65%, a Madrid dell’1,4%, a Parigi e Londra dell’1,1%. Anche a New York il Dow Jones è salito dell’1,42% e il Nasdaq del 2,3%.Il differenziale tra i titoli di Stato italiani (Btp) e tedeschi (Bund) decennali si attesta a 112,5 punti. Il rendimento annuo italiano è sceso dello 0,2% al 4%, mentre quello tedesco è aumentato del 2,6% al 2,87%. Il dollaro ha perso terreno rispetto all’euro arrivando a quota 0,91 euro, mentre la sterlina si è indebolita a 1,29 dollari. Il prezzo del greggio ha accelerato (+0,63% a 66,97 dollari al barile), mentre il gas naturale ha rallentato leggermente (+0,16% a 42,15 euro al MWh). L’oro ha toccato nuovi massimi storici poco sotto i 3mila dollari l’oncia (+1,67% a 2.993,36 dollari).L’accordo sugli investimenti in Germania ha favorito diversi settori tra cui le materie prime: il cemento con Buzzi (+6,7%), Wienerberger (+5,12%) e Heidelberg (+4.8%), così come l’acciaio con ArcelorMittal (+3.46%) e Voestalpine (+2.11%). Anche il comparto della difesa ha visto un incremento con Leonardo (+6.65%) e Saab (+5.81%). Al contrario Kering (-

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