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sabato, 10 Maggio 2025
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E’ stata presentata la nuova procedura di viabilità alternativa in caso di frana a Quincinetto

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È stata presentata venerdì 13 dicembre 2019, a Pont-Saint Martin, ai Sindaci dei Comuni di Arnad, Ayas, Bard, Brusson, Challand-Saint-Anselme, Challand-Saint-Victor, Champdepraz, Champorcher, Donnas, Emarèse, Fontainemore, Gaby, Gressoney-La-Trinité, Gressoney-Saint-Jean, Hône, Issime, Issogne, Lillianes, Montjovet, Perloz, Pontboset, Pont-Saint-Martin, Verrès, alla presenza dei rappresentanti di Regione Piemonte, Anas, RAV e SAV, Corpo forestale della Valle d’Aosta, Forze dell’Ordine, Corpo valdostano dei Vigili del Fuoco, la nuova procedura di viabilità alternativa predisposta dalla Protezione civile della Valle d’Aosta relativa al’eventuale chiusura dell’autostrada A5 per il movimento franoso in località Chiappetti a Quincinetto.

In particolare, come spiegato dal Presidente della Regione Antonio Fosson e dall’Assessore ai Trasporti Luigi Bertschy, in un’ottica di miglioramento del piano e sulla base dell’esperienza degli ultimi allertamenti, è stata predisposta e potenziata la segnaletica con nuova catellonistica che, in caso di chiusura dell’autostrada, possa consentire eagevolare il deflusso delle auto e permettere quindi agli automobilsti di individuare velocemente e con facilità le vie alternative da seguire. La segnaletica è stata realizzata da Anas e posizionata dai tecnici della società in collaborazione con il Comune di Pont-Saint-Martin.

Inoltre, come spiegato agli amministratori comunali da parte delle società autostradali, sono stati predisposti interventi con reti di contenimento a protezione del tratto di A5 che interessa la zona.

La frana continuerà ad essere comunque monitorata attraverso dispositivi in grado di attivare immediatamente e automaticamente la procedura di allarme.

L’Assessore Bertshy ha evidenziato che la frana non compete alla Valle d’Aosta, ma ha ricadute importanti sul nostro territorio. Altrettanto importante, quindi, restituire ai Sindaci la vera natura di questo fenomeno franoso e le modalità del piano di allerta. In questo senso abbiamo quindi costruito l’incontro del pomeriggio di oggi.

L’Assessore Bertschy ha quindi aggiuto: In questo anno abbiamo cercato, con il primo protocollo di accordo tra le due regioni, di non subire le azioni e le decisioni di altri enti territoriali. Ora, in sinergia con il Piemonte, stiamo affrontando le problematiche dell’emergenza in fase di allarme. È verosimile dire che in primavera ci sarà l’assegnazione dei lavori. Su questo vogliamo sicurezza. Lo studio del Comune di Quincinetto che ipotizzava 100 giorni consecutivi di lavori non rappresenta per noi la soluzione; al contrario, il comitato tecnico del quale fanno parte i nostri rappresentanti di protezione civile ha avallato un procedimento con altre tempistiche e altre modalità temporali di intervento.

L’Assessore ha anche fatto cenno alla necessità della costruzione di un vallo, a corollario e a protezione dei prossimi lavori di intervento.

Terminato l’incontro, alle ore 18, si è tenuto un incontro pubblico aperto a tutta la popolazione per illustrare e nuove disposizioni.

Carlo Fornara e il Divisionismo

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L’esposizione, curata da Annie-Paule Quinsac e diretta da Daria Jorioz, presenta nelle sale del Museo Archeologico Regionale un ricco percorso espositivo di 80 opere tra dipinti, disegni e grafiche.
Carlo Fornara (1871-1968) sta riacquistando il ruolo di primissimo piano che ebbe nell’arte italiana ed europea a cavallo tra Otto e Novecento e la mostra aostana lo evidenzia al di là di ogni dubbio, sciogliendo ogni riserva e preconcetto. Riserve e preconcetti nati dalla percezione di Fornara nella riduttiva veste di imitatore di Giovanni Segantini. Certo, fu il suo assistente nell’estate 1898, e imparò profondamente la lezione del grande maestro che doveva scomparire tredici mesi più tardi, ma questo non spiega né la sua adesione al Divisionismo né l’evoluzione del suo originale percorso di artista.
L’esposizione di Aosta giunge a completamento delle celebrazioni per il cinquantenario dalla morte di Fornara, aperte lo scorso settembre a Milano con una selezione degli autoritratti e proseguite nella storica Casa de Rodis a Domodossola.
La mostra Carlo Fornara e il Divisionismo, prima rassegna monografica in Valle d’Aosta dedicata al pittore piemontese, è focalizzata sui due decenni cruciali della parabola di Fornara, l’ultimo dell’Ottocento e il primo del Novecento, ed esamina la stagione più intensa della sua produzione, in parallelo alla genesi e all’apice del Divisionismo in Italia.

Autoritratto a vent’anni

c/o Museo Archeologico Regionale – Aosta
Fino al 15 marzo 2020
dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 – chiuso il lunedì

Château Noël a Châtillon

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Nel parco del Castello Gamba si è accampata la carovana di Natale, un gruppo di saltimbanchi, poeti, cantastorie, musici, danzatori provenienti da tutto il mondo, che, durante le festività natalizie, allietano i loro piccoli ospiti – ma anche i loro genitori – con gli spettacoli più curiosi.

Al Castello Gamba il Natale è fatto di: giochi antichi, racconti e leggende, musica dal vivo, miracoli e numeri di abilità circensi… avvolti dal calore dei bracieri e dal profumo di caldarroste, cioccolata calda e cannella! Un percorso animato che, dalle ore 16, si snoda attraverso il Parco del Castello Gamba fino ad arrivare allo spettacolo finale delle ore 18.

Château Noel è anche Château brick:
– Laboratori di costruzione e robotica con i mitici mattoncini LEGO.
– Laboratori espressivi per i bambini e visite guidate per gli adulti.
– Una mostra dedicata ai principali e più famosi giochi e creazioni LEGO prodotti nel tempo.

Castello Gamba
Località Cret de Breil – Châtillon (AO)
Tel. (+39) 0166 512239
14 dicembre 2019 – 15 dicembre 2019
21 dicembre 2019 – 06 gennaio 2020

A Christmas Carol – Il Musical

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Un incredibile cast di 19 artisti con Roberto Ciufoli nei panni di Ebenezer Scrooge. E’ la vigilia di Natale, nella Londra del 1843, e tutti si accingono a festeggiare la ricorrenza. Solo il vecchio usuraio Ebenezer Scrooge, che mal sopporta questa festività. Dopo aver cacciato in malo modo tre uomini dal suo negozio, si reca solitario verso casa.
Durante la cena prima di andare a letto, riceve la visita dello spirito di Jacob Marley, suo vecchio socio, morto sette anni prima proprio la notte della vigilia di Natale. Lo spirito di Marley è avvolto da pesanti catene alle cui estremità pendono dei forzieri: catene che sono conseguenza dell’avidità e dell’egoismo perpetrati mentre era in vita. Scrooge, spaventato, chiede al vecchio socio come poter evitare la stessa sorte e Marley gli rivela di essere ancora in tempo per mutare il suo destino. Prima di congedarsi, gli annuncia l’immediata visita di tre spiriti: quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. I tre spettri, tra flashback e premonizioni riusciranno a mutare l’indole meschina ed egoista di Scrooge, che si risveglierà la mattina di Natale con la consapevolezza che l’avidità del denaro e l’attaccamento alle sole cose materiali sono sbagliati: finalmente la carità e la fratellanza si faranno largo nel cuore del vecchio usuraio, che per la prima volta trascorrerà il Natale con il nipote Fred e la sua famiglia.

Palais Saint-Vincent – Via Martiri della Libertà
venerdì 27 dicembre 2019

Diego Cesare. Bèrio.

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Rocce e acqua

L’esposizione, curata da Daria Jorioz, presenta al pubblico una selezione di 35 fotografie in bianco e nero di medie e grandi dimensioni realizzate col banco ottico e stampate manualmente ai sali d’argento, che documentano gli aspetti più significativi del territorio della Valle d’Aosta, declinati attraverso il tema della pietra, fotografata sia dal punto di vista naturalistico e ambientale, sia da quello storico e antropologico dei manufatti litici prodotti dall’uomo nel corso della storia.
Dal Monte Bianco all’orrido di Pré-Saint-Didier, dalla valle di Cogne a Fontainemore, le fotografie in mostra consentono di intraprendere un viaggio suggestivo in una regione nel cuore delle Alpi, che viene descritta in maniera originale e inedita grazie allo sguardo di un professionista della fotografia, Diego Cesare.
Scrive in catalogo la curatrice, Daria Jorioz: “Diego Cesare ha scelto la pietra come chiave di lettura per narrare la Valle d’Aosta, consegnandoci un progetto fotografico dalla netta connotazione territoriale. Materia che include in sé complesse valenze simboliche, la pietra sintetizza il concetto e l’immagine mentale del paesaggio alpino. La scelta di intitolare il suo progetto fotografico Bèrio (pietra in franco-provenzale) afferma il legame dell’autore con la propria terra, la Valle d’Aosta, in una sintesi verbale che ricorre all’utilizzo della lingua del cuore, connessa all’infanzia e alla figura materna, ed enfatizza la dimensione identitaria, tanto esperienziale quanto emotiva, di questo lavoro. Da documento la fotografia diventa diario, visione soggettiva, testimonianza autografa di uno sguardo”.

Roccia sospesa

Diego Cesare è nato a Morgex, in Valle d’Aosta, dove risiede e lavora. Compiuti gli studi artistici, è diventato fotografo professionista nel 1985. Collabora attivamente con la Regione autonoma Valle d’Aosta, con varie agenzie di pubblicità e con studi grafici italiani e francesi. Ha realizzato numerose pubblicazioni, tra cui si ricordino: Appunti schizzi e metafore in viaggio, Torino 1990; 30 anni di autostrada, Torino 1993; Destination Europe, Autostrade e mobilità in Valle d’Aosta, 1962-1992, Quart 1993; Il restauro della Cappella Pilotti, Torino 1994; Acque di sogno, ricchezza della Valle d’Aosta, Quart 2003; Segni d’energia, energia dei segni, Quart 2003; Riflessi di ferro, Quart 2008. Collabora con i periodici Bell’Italia, Bell’Europa, Traveller, Class, Cucina italiana. Ha realizzato diverse mostre personali e collettive. Si segnalano: Traverser les Alpes, Comune di Chamonix; Territorio del Gran Paradiso, Maison Bruil, Introd; Bell’Italia, Castello Sforzesco, Milano; I volti i luoghi, Forte di Bard; Paysages passages, Castello di Bosses, Valle d’Aosta.

L’esposizione Diego Cesare. Bèrio è corredata da un catalogo bilingue italiano-francese contenente tutte le fotografie esposte, edito dalla Tipografia Valdostana, a cura di Daria Jorioz, in vendita al prezzo di 15 euro.
La mostra, con ingresso gratuito, resterà aperta fino al 29 marzo 2020, con il seguente orario: da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, chiuso il lunedì.

c/o Chiesa di San Lorenzo – Aosta
Fino al 29 marzo 2020
da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, chiuso il lunedì.

Olivo Barbieri. Mountains and Parks

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L’esposizione, curata da Alberto Fiz e coordinata dalla Struttura Attività espositive dell’Assessorato regionale, presenta oltre 50 lavori esposti in un percorso ventennale che comprende una serie di grandi immagini fotografiche inedite che hanno come soggetto le montagne della Valle d’Aosta, in particolare il Cervino e il Massiccio del Monte Bianco, realizzate per l’occasione. Per la prima volta, poi, viene presentata la produzione scultorea attraverso tre monumentali lavori plastici che occupano l’ala centrale del Centro Saint-Bénin.

Le opere in mostra ripercorrono la ricerca compiuta da Barbieri dal 2002 al 2019 sottolineando l’attenzione verso le tematiche connesse con il paesaggio e l’ambiente. Non manca, poi, un ciclo d’immagini dedicato alla storia dell’arte antica e moderna e la proiezione di un video del 2005 realizzato in Cina.

Mountains and Parks, il progetto ideato per il Centro Saint-Bénin, propone l’indagine di Barbieri sui parchi naturali, siano essi le Alpi (già nel 2012 la Valle d’Aosta era stata oggetto di una specifica indagine), le Dolomiti, Capri rivisitata con i colori della memoria o le cascate più importanti del pianeta che, come afferma l’artista, “sopravvivono intatte ad uso del turismo o come luoghi fisici museali dove ammirare come potrebbe essere una natura incontaminata”.
Si tratta di una rassegna spettacolare e problematica, che affronta questioni fondamentali come l’esigenza di un rinnovato equilibrio naturale associato al turismo di massa che, se da un lato “consuma” i luoghi, dall’altra ne garantisce la sopravvivenza.
Le immagini di Olivo Barbieri viste dall’alto, riprese con la tecnica della messa a fuoco selettiva che evidenzia solo alcuni elementi lasciando volontariamente sfocato il resto della scena, hanno inaugurato un nuovo modo di percepire il paesaggio che, grazie all’introduzione consapevole di alcuni “errori” fotografici, ci appare in modo inedito, più simile a un modellino in scala (non manca nemmeno l’uso della pittura digitale) che a un contesto reale. Sebbene nulla di ciò che vediamo appaia contraffatto, l’indagine di Barbieri decreta l’ambiguità della rappresentazione. Sono immagini che non nascono dalla volontà di ottenere effetti speciali (non c’è post-produzione), ma dalla curiosità di verificare il comportamento del mezzo fotografico in condizioni non-idonee.
Insieme ai parchi dei ghiacci e dell’acqua, il suo sguardo si estende ai Landfills, le quattro grandi discariche abitate da migliaia di persone e animali del Sud Est asiatico in Thailandia, Indonesia e Malesia. Sono i parchi tematici in negativo, la coscienza sporca dell’Occidente dove si gioca l’equilibrio del pianeta.
Il paesaggio si estende anche alla storia dell’arte dove la messa a fuoco selettiva modifica la percezione di opere ormai metabolizzate con un atteggiamento ironico e dissacrante. Nel Paradiso Terreste di Nicolas Poussin sembra di vedere il Creatore che si allontana appoggiato ad un drone di controllo, mentre il mito di Mark Rothko è connesso con i simboli del fast food americano, gli hamburger. Il dialogo con i maestri del passato coinvolge anche Paolo Uccello, Caravaggio e Canaletto. Quest’ultimo, attraverso l’uso della camera ottica, sembra anticipare gli esiti della fotografia contemporanea.


c/o Centro Saint-Bénin – Aosta
Fino al 19 aprile 2020
da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, chiuso il lunedì

Collare d’Oro al merito sportivo al bobbista Franco Perruquet

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L’Assessorato del Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali informa che all’ex bobbista Franco Perruquet è stato conferito il Collare d’Oro al Merito sportivo da parte del CONI, il Comitato olimpico italiano. La cerimonia si svolgerà lunedì 16 dicembre alle ore 11 presso la Palestra Monumentale al Foro Italico di Roma.

Il Collare d’Oro rappresenta la massima onorificenza dello Sport italiano e viene conferito al valdostano di Fénis Perruquet per il titolo mondiale conquistato nel 1975 nel Bob a due in coppia con Giorgio Alverà, proprio sulla pista di Breuil-Cervinia.

A Franco Perruquet vanno i più sentiti complimenti dell’Assessorato oltre che ringraziamenti per quello che ha rappresentato per il Bob valdostano e italiano. È un riconoscimento di grande prestigio che premia un atleta che è entrato di diritto nella storia del bob mondiale. Questo premio riporta alla mente il periodo d’oro della pista di Breuil-Cervinia che per anni è stata teatro della disciplina, ospitando gare di livello mondiale. Perruquet, come altri valdostani prima di lui, tra cui Federico Pellegrino e Marco Albarello, incarna la tenacia e la determinazione tipiche delle genti di montagna. Grazie a questi campioni il nome della Valle d’Aosta risuona nel mondo, a riprova che malgrado le piccole dimensioni, questa regione è capaci di dare i natali a grandi sportivi e campioni.

Nel corso della sua positiva carriera, Perruquet ha conquistato anche nel 1973 una medaglia di bronzo ai campionati italiani di Bob a 2 e Bob a 4, oltre che un 8° posto, sempre in coppia con Alverà, ai Giochi olimpici di Innsbruck nel 1976.

Inaugurazione della mostra del Concorso di progettazione denominato “Aosta est”

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L’Assessorato del Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta comunica che, in data 20 dicembre 2019 alle ore 15,00, presso il Criptoportico Forense di Augusta Praetoria, sarà inaugurata la mostra inerente gli elaborati grafici progettuali presentatati a seguito della pubblicazione del bando del concorso di progettazione denominato “Aosta est”. A corredo della mostra è stato realizzato un portfolio contenente le stampe dei progetti presentati.

Cristina De La Pierre

Interverranno il Soprintendente per i beni e le attività culturali Cristina De La Pierre, il Dirigente della struttura Patrimonio archeologico Gaetano de Gattis e il Presidente Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Valle d’Aosta Sergio Togni.

Per l’occasione, a partire dalle ore 15,00 l’ingresso al Criptoportico Forense sarà gratuita.

Per informazioni:

Assessorato del Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali

Tel. +39 0165 275949 – 0165 275903 – http://www.regione.vda.it/cultura

Chiusa la fase emergenziale del Ghiacciaio di Planpincieux

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L’Assessorato Opere pubbliche, Territorio e Edilizia residenziale pubblica comunica che, in seguito alla relazione di aggiornamento del monitoraggio del ghiacciaio di Planpincieux da parte del coordinatore dell’Area Tecnica e Ricerca Alta Montagna, Rischi e Ghiacciai di Fondazione Montagna sicura, in cui si evidenzia il passaggio, relativamente al suo cinematismo, a una dinamica glaciale di tipo invernale, è possibile ritenere chiusa la fase emergenziale attivata a fine settembre, ferma restando l’imprevedibilità di potenziali collassi di porzioni del ghiacciaio.

Pertanto, a partire da oggi, venerdì 13 dicembre, non sarà più diramato il bollettino di allertamento quotidiano né il bollettino di aggiornamento sintetico di monitoraggio bisettimanale.

I tecnici di Fondazione Montagna Sicura proseguiranno comunque nella continua analisi dei dati di monitoraggio del fenomeno glaciale, monitoraggio che nei prossimi giorni e settimane vedrà lo spostamento del radar interferometrico dal piazzale di Planpincieux alla nuova postazione lungo la vecchia strada di accesso alla Val Ferret e l’installazione del sistema di detezione radar doppler per la gestione della strada.

Proroga del secondo avviso relativo alla concessione dei contributi a supporto del Cammino Balteo

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L’Assessorato regionale al Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali comunica che, nell’ambito del Programma Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20 (FESR), è stata prorogata fino al 17 aprile 2020 la scadenza per il secondo Avviso per la concessione di contributi in conto capitale a favore di PMI per progetti di investimento nel settore turistico-ricettivo, commerciale e dei servizi correlati, finalizzati a fornire accoglienza, ristoro, supporto e animazione ai fruitori del Cammino Balteo.

La proposta si propone inoltre di incrementare la dotazione finanziaria pubblica a valere sul secondo Avviso e di realizzare un’azione divulgativa adeguata per rendere informate le imprese interessate in merito alla proroga e all’incremento di risorse finanziarie pubbliche disponibili con l’obiettivo di consentire ai progetti presenti nella graduatoria definitiva del primo Avviso, ma non vincenti, di poter essere ripresentati per il secondo Avviso; stimolare la presentazione di nuovi e ulteriori progetti a valere sul secondo Avviso; accelerare la spesa a valere su questa azione finanziata con risorse FESR.

Si ricorda che per questo secondo Avviso le domande potranno essere presentate sul sistema informativo SISPREG2014, accessibile al seguente indirizzo https://new.regione.vda.it/europa/beneficiari/gestione-progetti-sispreg

utilizzando l’apposito formulario, dalle ore 8.30 del 19.08.2019 alle ore 12.00 del 20.12.2019.

Per informazioni: 0165 527716 / 527631