venerdì, 23 Maggio 2025
Palermo CronacaCorruzione e droga nel carcere: 12 misure cautelari a Palermo.

Corruzione e droga nel carcere: 12 misure cautelari a Palermo.

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23 maggio 2025 – 10:32

Un’operazione congiunta, orchestrata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo in collaborazione con la Polizia Penitenziaria di Palermo e Padova, ha portato all’applicazione di dodici misure cautelari, tra arresti e obblighi di dimora, a seguito di un’approfondita indagine condotta dalla Distaccatura Antimafia (DDA) di Palermo. L’inchiesta, sviluppatasi nel contesto del carcere di Pagliarelli, ha disvelato un complesso sistema di corruzione e illeciti che si innestava sulle dinamiche interne all’istituto penitenziario.Le accuse, che gravano sui destinatari delle misure, spaziano dalla corruzione in atti d’ufficio, con la presunta richiesta e accettazione di denaro o altri benefici in cambio di favori ai detenuti, all’accesso abusivo e non autorizzato di dispositivi di comunicazione – smartphone e altri strumenti – all’interno del carcere, configurando una violazione del regime penitenziario e un ostacolo all’attività di vigilanza. L’associazione a delinquere, elemento centrale dell’accusa, è finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, rivelando un mercato illecito florido all’interno delle mura carcerarie.L’indagine ha portato alla luce un’infiltrazione di agenti penitenziari, compromessi da dinamiche di interesse economico, che hanno agito come anelli cruciali in un circuito illecito. Questi agenti, abusando della loro posizione di autorità e responsabilità, facilitavano l’introduzione di stupefacenti e dispositivi elettronici, aggirando i controlli e compromettendo la sicurezza dell’istituto e l’efficacia del sistema penitenziario. La gravità delle accuse riflette un collasso parziale del sistema di controlli interni e sottolinea la vulnerabilità delle istituzioni penali a dinamiche di corruzione e infiltrazioni criminali.L’operazione non si limita a perseguire i singoli individui coinvolti, ma mira a smantellare una rete complessa, con l’obiettivo di ripristinare la legalità e l’ordine all’interno del carcere e di rafforzare i controlli per prevenire il ripetersi di simili fenomeni. Le indagini proseguono per accertare l’estensione della rete e individuare eventuali altri soggetti implicati, sia all’interno del carcere che in contesti esterni, rivelando come il sistema carcerario possa diventare terreno fertile per attività criminali e come la corruzione possa minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. L’evento solleva interrogativi cruciali sul monitoraggio delle attività penitenziarie e sulla necessità di implementare misure più stringenti per garantire l’integrità del personale e la sicurezza degli istituti.

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