domenica, 4 Maggio 2025
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La sciagura di Montagna Longa: una tragedia avvolta nel mistero 44 anni dopo il disastro.

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03 maggio 2025 – 15:05

Il 5 maggio 2025, il nostro paese si prepara a celebrare un anniversario difficile, quello della sciagura di Montagna Longa, avvenuta il 5 maggio 1972. In quell’ora terribile, il volo Alitalia AZ112, un DC-8, precipitò durante la fase di atterraggio nei pressi di Carini, in provincia di Palermo, lasciando sul campo una tragedia senza precedenti: tutte le 115 persone a bordo persero la vita, tra cui i piloti Roberto Bartoli e Bruno Dini. Le cause dell’incidente sono rimaste avvolte nel mistero per decenni, generando una serie di domande che non sembrano avere una risposta chiara.Le famiglie delle vittime hanno sempre chiesto la verità, ma il loro diritto a saperlo è stato spesso ignorato o messo in secondo piano. L’avvocato Stefano Maccioni, che rappresenta i familiari dei due piloti, ha evidenziato come l’ufficio giudiziario di Catania non abbia mai fornito risposte chiare sulla disponibilità del nastro del flight recorder e dei nastri con le conversazioni di quel volo. Questo, seppur incredibile, potrebbe avere un significato preciso: la “scatola nera” è stata trovata funzionante, ma il nastro era stato tagliato in modo che non avesse registrato le fasi finali del volo.Il caso di Montagna Longa rappresenta una vicenda oscura e complessa, con molte domande senza risposta. Una consulenza tecnica richiesta dai familiari delle vittime ipotizzava la presenza di esplosivo a bordo, suggerendo la possibilità di un attentato. La scomparsa dei resti del velivolo è un mistero che non sembra avere una spiegazione logica.Le famiglie delle vittime, guidate da Alessandra Dini, figlia del secondo pilota Bruno Dini, e Roberto De Re, nipote del primo pilota Roberto Bartoli, hanno deciso di non mollare. La loro battaglia non è solo per onorare la memoria dei loro cari, ma anche per fare luce su una tragedia che ha segnato profondamente la loro famiglia e il paese intero.La loro richiesta è semplice: vogliono giustizia. Non vogliono più vivere nell’incertezza e nel dolore, continuando a chiedersi cosa è accaduto in quella fatidica notte del 5 maggio 1972. Vogliono sapere la verità, anche se significa affrontare un passato doloroso e difficile da guardare.La memoria delle vittime di Montagna Longa non dovrebbe essere infangata da ricostruzioni superficiali o infondate. È ora che il nostro paese prenda atto della portata del disastro e si impegni a trovare la verità, per dare alle famiglie delle vittime e al popolo italiano una risposta chiara e onesta sulla causa dell’incidente.

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