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Culti pagani, spiritualità e guru online che sfruttano i più vulnerabili per fini economici.

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15 marzo 2024 – 06:30

Il recente caso che abbiamo analizzato coinvolge un giovane trentenne, padre di famiglia e lavoratore precario. Un amico preoccupato si è rivolto a noi poiché ha scoperto che stava seguendo corsi online a pagamento per la crescita personale in modo ossessivo. Il ragazzo trascorreva undici ore al giorno davanti al computer, con una sola pausa permessa. Gli era addirittura proibito alzarsi, anche solo per andare in bagno. L’iscrizione iniziale al portale richiedeva un pagamento di 700 euro e successivamente accumulava punti invitando altre persone a partecipare.Paola Morselli è la responsabile del centro di ascolto del Gris, Gruppo di ricerca e informazione socioreligiosa, situato in un appartamento nel pieno centro città, ricco di documenti provenienti da segnalazioni in tutta Italia. Secondo una pubblicazione della Cei intitolata “Religiosità alternativa, sette e spiritualismo”, si stima che ci siano circa 50.000 adepti delle sette solo in Emilia-Romagna. Nonostante il documento sia datato 2013, il Gris ritiene che i numeri siano rimasti pressoché stabili nel tempo.Negli ultimi anni c’è stato un boom nella sfera della crescita personale, ma sono emersi anche individui autoproclamatisi santoni, guru e falsi guide spirituali come spiegano Paola Morselli e il terapeuta Marco Canova che collabora con il centro. Dopo l’emergere del caso a Palermo, si è registrato un aumento delle segnalazioni ricevute dal centro, mediamente due telefonate alla settimana. Il Gris si occupa di ascoltare tutte le testimonianze filtrando i casi legati alla schizofrenia o patologie psichiatriche; ogni anno vengono contattate almeno un centinaio di vittime coinvolte con sette religiose, guru o santoni.Il Gris fornisce assistenza su tre fronti: psicologico, spirituale e legale per supportare le vittime coinvolte in queste dinamiche dannose. Recentemente hanno ricevuto una mail da due sorelle siciliane che avevano seguito per decenni una santona donandole consistenti somme di denaro. Una delle sorelle ha addirittura contratto un prestito bancario per poter continuare a finanziare questa figura spirituale finendo per indebitarsi per centinaia di migliaia di euro. Ora cercano aiuto per uscire da questa situazione intricata e dannosa.

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