24 aprile 2025 – 16:41
La serenata “La gloria di Primavera” di Alessandro Scarlatti torna a emozionare il pubblico del Teatro dell’Opera di Roma il 28 aprile, in occasione dei suoi tre secoli dalla morte. Questo evento è reso possibile grazie alla collaborazione tra il Ministero dell’Università e Ricerca e il Conservatorio di Palermo.L’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori, diretta dal talentuoso Ignazio Maria Schifani, proporrà una delle composizioni più eseguite e amate del grande compositore napoletano. La serenata, un capolavoro che riunisce la sua profonda conoscenza dell’arte e la sua grande abilità, è stata scritta per celebrare la nascita dell’arciduca Leopoldo nel 1716.Il testo della serenata racconta con parole poetiche la natura e le sue stagioni. Primavera, Estate, Autunno e Inverno si presentano a Giove come un gruppo di danzatori, ballando e cantando in onore del loro re. Questi solisti includono le voci luminose di Jiayu Jin (Primavera) e Martina Licari (Estate), il contralto Chiara Brunello (Autunno), il tenore Luca Cervoni (Inverno) e il basso Antonino Arcilesi (Giove).Alessandro Scarlatti era un compositore di corte, riconosciuto in tutta Europa per la sua opera seria italiana. Questa serenata rappresenta un momento culminante della sua carriera artistica e venne commissionata dal principe napoletano Gaetano d’Aragona e dalla moglie Aurora Sanseverino.Nel 2015, il brano fu riportato all’attenzione del pubblico da una esecuzione diretta da Nicholas McGegan con la Philharmonia Baroque Orchestra di San Francisco. Questa performance ha aperto le porte a nuove interpretazioni e versioni della serenata.Il progetto sinfonico della Stagione 2024/25 dell’Opera di Roma continua il suo cammino esplorando i mondi musicali più affascinanti del passato e del presente. Il 10 maggio, James Conlon si esibirà con la Sinfonia n. 5 in re minore op. 47 di Šostakovič e la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Beethoven.La serenata “La gloria di Primavera” è un omaggio ai musicisti, ai compositori e alla loro arte che continua a stupire e commuovere il pubblico con le sue note affascinanti e profonde.