01 maggio 2025 – 11:39
In piazza Martire a Casteldaccia, la cittadina nella provincia di Palermo che ha dato il nome alla tragica notizia dell’anno scorso, si sono radunati migliaia di persone per celebrare il Primo maggio. È stato un momento di grande commozione quando i nomi degli operai Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, Epifanio Alsazia e Ignazio Giordano, nonché Giuseppe La Barbera, che persero la vita mentre lavoravano sulla rete fognaria il 6 maggio dell’anno scorso, sono stati ricordati dal palco della manifestazione organizzata dalla Cgil, Cisl e Uil.Il processo per le loro morti non è ancora iniziato. Tuttavia, la presenza di così tante persone in piazza Martire, che ha accolto con un mare di bandiere rosse e fiori i partecipanti alla manifestazione nazionale del Primo maggio, dimostra l’attuale forte sentimento di indignazione sociale e il bisogno di azioni immediate per tutelare la sicurezza sul lavoro.In questo contesto, l’intervento della leader sindacale Daniela Fumarola è stato quello di ricordare la necessità assoluta di una strategia nazionale che metta in campo gli attori principali per porre fine alle tragedie sul lavoro. Non a caso, Fumarola ha apprezzato l’invito della premier Giorgia Meloni al tavolo dei social partners per il 8 maggio e l’annuncio di una grande coalizione tra le parti sociali e il governo per dare vita ad iniziative concrete.La scelta della manifestazione nazionale del Primo maggio a Casteldaccia non è stata casuale. Questa cittadina, infatti, ha subìto in modo crudele la durezza delle cifre relative alle vittime sul lavoro nel nostro Paese. La memoria degli operai scomparsi il 6 maggio dell’anno scorso, insieme a quella di tutte le altre vittime sul lavoro, deve essere un punto di riferimento costante per la nostra attenzione, anche in vista delle importanti scelte politiche che attendono l’Italia.La manifestazione di oggi, con i suoi colori e i suoi canti di ribellione, dimostra il desiderio di una società più giusta. È il ricordo costante dell’obiettivo per cui ci sforziamo ogni giorno.