15 maggio 2025 – 15:39
Il Segesta Teatro Festival torna a illuminare la notte siciliana dal 25 luglio al 24 agosto con una programmazione ricca e variegata, che promette di trasportare il pubblico in un mondo di emozioni e conoscenza. L’evento è stato presentato al Museo Archeologico Salinas di Palermo, un luogo simbolo della cultura e della storia dell’isola.La direzione del festival è affidata a Claudio Collovà, che ha ricordato l’impatto sociale e culturale che questo evento può avere sulla comunità locale: “In un mondo afflitto da tensioni internazionali e guerre, il Segesta Teatro Festival cerca di essere una luce di speranza, una via di fuga verso la comprensione e l’umanità”. Il programma è variegato e articolato su tre principali aree: teatro, musica e danza. Tra i nomi più noti che si alterneranno sul palco del tempio di Segesta ci sono Eugenio Finardi, che celebra 50 anni di carriera, Lino Musella con la sua interpretazione dei sonetti di Shakespeare tradotti in napoletano, e Laura Morante in “Notte sfolgorante di tenebra”, un monologo che esplora sei figure femminili della tragedia greca.Gli artisti protagonisti del festival includono anche Francesco Baccini, Peppe Servillo, Virgilio Sieni, Giuseppe Di Bella Quartet, Federico Pipia e Daniele Salvo. Quest’ultimo firma la regia della “Medea” di Seneca, mentre Claudio Collovà presenta in prima nazionale l'”Oedipus” di Seneca il 22 agosto, con la partecipazione di Giuseppe Pambieri.Lo scorso anno ha registrato un successo senza precedenti con oltre 15.000 spettatori e quest’anno il teatro sarà capace di accogliere fino a 1.200 persone grazie ai lavori di restauro effettuati dopo l’incendio del 2020. Inoltre, la collaborazione con l’Istituto della Normale di Pisa promette sorprese inaspettate.Il festival è una testimonianza di come il teatro possa essere un elemento fondamentale per unire le persone e creare comunità, superando le divisioni e le tensioni. Il Segesta Teatro Festival sarà un’opportunità per tutti i visitatori di immergersi in un mondo di arte, cultura e bellezza, che trasformerà la Sicilia in un luogo di accoglienza e condivisione.