Il mondo delle istituzioni e della sicurezza siciliana piange la scomparsa di Mario Finocchiaro, figura di spicco nella Polizia di Stato, deceduto a Catania all’età di 69 anni in seguito a un acuto malore che lo aveva condotto in ospedale.
I suoi funerali, previsti lunedì prossimo, saranno celebrati con pompa e circostanza nella Cattedrale di Catania, città natale dell’uomo che ha dedicato gran parte della sua vita al servizio dello Stato.
La carriera di Mario Finocchiaro, iniziata nel 1985, è stata un percorso costellato di incarichi di crescente responsabilità e prestigio, testimoniando una profonda dedizione al dovere e una competenza riconosciuta dai suoi superiori.
La sua esperienza professionale si è sviluppata attraverso diverse province siciliane e calabresi, segnando profondamente il tessuto delle forze dell’ordine locali.
Il suo passaggio a Palermo, in particolare, ha visto l’uomo operare nel delicato ambito del Reparto Mobile, per poi assumere la guida dell’Ufficio Scorte, un incarico cruciale per la protezione di personalità di rilievo, che ha richiesto capacità di gestione e prontezza di riflessi esemplari.
Successivamente, la sua presenza a Caltanissetta ha contribuito significativamente alla stabilità e all’efficacia delle attività investigative, prima come Vice Dirigente della Squadra Mobile, poi alla Digos, e infine per oltre sei anni alla guida della stessa Squadra Mobile.
L’impegno profuso e le qualità dimostrate hanno portato Finocchiaro a ricoprire il ruolo di Capo di Gabinetto presso la Questura di Enna, incarico che ha preceduto un lungo periodo di servizio come Capo della Squadra Mobile, sempre in quella stessa provincia.
La promozione a Primo Dirigente nel 2001 ha segnato una tappa fondamentale nella sua carriera, portandolo nuovamente a Enna come Vice Questore Vicario e successivamente come Capo di Gabinetto presso la Questura di Catania.
La sua esperienza amministrativa e la sua abilità nella gestione delle risorse umane lo hanno poi portato a ricoprire ruoli chiave in altre province, tra cui Cosenza, dove ha operato come Vice Questore Vicario.
La nomina a Dirigente Superiore nel 2012, contestualmente all’incarico di direzione delle Questure di Crotone, Agrigento, Perugia e Catanzaro, ha testimoniato la fiducia che le istituzioni riponevano nelle sue capacità di leadership e nella sua competenza operativa.
La sua carriera è stata un esempio di dedizione, professionalità e impegno verso lo Stato, lasciando un’eredità significativa nel mondo delle forze dell’ordine.