A Piazza Armerina, un nuovo capitolo si aggiunge al racconto visivo della lotta alla mafia siciliana. L’inaugurazione del murale dedicato al giudice Rocco Chinnici, opera corale degli artisti Giuseppe Liguori, Corrado Militello e Concetto Arancio, non è solo un evento culturale, ma un atto di memoria collettiva e un’affermazione di speranza nel futuro. L’opera, collocata in una zona periferica della città, si affianca a un precedente murale dedicato a Boris Giuliano, figura chiave della squadra mobile palermitana, creando un binomio artistico che evoca il sacrificio di due uomini che hanno incarnato l’impegno per la legalità.Questo intervento si inserisce nel più ampio progetto “Arte e Legalità”, un’iniziativa promossa dall’Assemblea Regionale Siciliana che intende sfruttare il linguaggio universale della street art per veicolare messaggi di impegno civile e riqualificare aree urbane marginalizzate. Il progetto, esteso a tutti i comuni siciliani, pone particolare attenzione alle periferie e alle proprietà regionali, riconoscendo in esse luoghi di forte impatto sociale e potenziale di rigenerazione. L’iniziativa va ben oltre la mera decorazione urbana: si propone come un vero e proprio strumento di educazione civica, volto a sensibilizzare i cittadini, soprattutto i più giovani, sui valori della legalità, del rispetto e della giustizia. Attraverso l’arte, si intende avvicinare la cittadinanza all’eredità di coloro che hanno combattuto la criminalità organizzata, offrendo un’interpretazione visiva e accessibile di una storia spesso complessa e dolorosa.Alla cerimonia inaugurale, guidata dalla vicepresidente dell’Ars, Luisa Lantieri, hanno partecipato figure istituzionali di rilievo, tra cui l’eurodeputata Caterina Chinnici, figlia del giudice, testimone diretta della sua dedizione e del suo sacrificio. Presenti anche il sindaco, il questore, rappresentanti delle forze dell’ordine, gli alunni e gli insegnanti dell’Istituto Chinnici-Roncalli, che hanno arricchito l’evento con un’esibizione preparata dalla dirigente scolastica. La partecipazione attiva della comunità scolastica sottolinea l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni la memoria di questi eroi della legalità e di ispirare un impegno continuo nella costruzione di una società più giusta e democratica.Per Luisa Lantieri, il murale rappresenta un simbolo potente, un “segno concreto di memoria viva e speranza”. L’opera non si limita a commemorare un uomo, ma celebra un’eredità, un modello di coraggio e di integrità che deve continuare a ispirare le nuove generazioni. È un monito a non dimenticare il prezzo pagato per la libertà e la giustizia, e un invito a proseguire la lotta contro ogni forma di illegalità e di ingiustizia. Il progetto “Arte e Legalità” e, in particolare, questo murale a Piazza Armerina, si configurano quindi come tasselli di un mosaico più ampio, volto a promuovere una cultura della legalità e a rafforzare il legame tra arte, territorio e impegno civile. L’obiettivo è creare un circolo virtuoso che favorisca lo sviluppo di nuovi modelli turistici basati sulla valorizzazione del patrimonio culturale e sulla promozione dei valori fondamentali della convivenza democratica.
Armerina: un murale per ricordare Chinnici e la lotta alla mafia
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