martedì 2 Settembre 2025
23.7 C
Palermo

Aurora Maniscalco: Nuovi Sospetti Sulla Caduta a Vienna.

La tragica scomparsa di Aurora Maniscalco, l’hostess palermitana deceduta a Vienna in seguito a una caduta dal balcone di un appartamento condiviso con il compagno, continua ad alimentare un’ombra di dubbio e a nutrire le speranze di verità da parte della famiglia.
Contrariamente alla conclusione di incidente formulata dalle autorità austriache, i genitori e i legali della giovane donna insistono su una richiesta di indagine approfondita da parte della Procura di Palermo, sostenuta da nuovi elementi emersi e ora resi pubblici.
Il fulcro della nuova richiesta di indagine si concentra su uno scambio di corrispondenza elettronica tra l’avvocato austriaco incaricato dalla compagnia di assicurazione e l’avvocato italiano, Alberto Raffadale, che rappresenta gli interessi della famiglia Maniscalco.
Questo documento, portato alla luce durante una trasmissione televisiva, contesta frontalmente le versioni fornite sia dalle forze dell’ordine austriache che dal fidanzato della giovane.
Secondo quanto riferito nella corrispondenza, un testimone chiave, la signora …, ha rilasciato all’avvocato austriaco una dichiarazione significativa nel luglio scorso, affermando di non aver mai visto Aurora avvicinarsi al balcone o compiere un gesto di caduta.
Questa testimonianza mina direttamente le conclusioni del rapporto della polizia austriaca.

Un altro punto cruciale sollevato è che né la signora … né sua madre, la seconda testimone citata, hanno mai fornito una deposizione formale.
La menzione delle loro dichiarazioni nel rapporto di polizia appare pertanto come una riassuntiva e potenzialmente inaccurata rappresentazione dei fatti.

L’avvocato sottolinea una discrepanza tra quanto scritto dalla polizia e quanto effettivamente dichiarato dalla testimone.

La madre di Aurora, Giada Cucina, ha espresso pubblicamente le sue preoccupazioni riguardanti la relazione della figlia con il compagno, rivelando segni fisici che suggerirebbero un possibile abuso.

Durante i periodi in cui Aurora tornava a Palermo, Giada ha osservato ecchimosi e segni di violenza sulle braccia della figlia, alimentando il sospetto di maltrattamenti fisici.

Un dettaglio medico recentemente emerso ha ulteriormente complicato la ricostruzione degli eventi: l’abrasione riscontrata sul corpo di Aurora, inizialmente identificata solo sul braccio sinistro, si estende anche sul fianco e sulla gamba.
Questa estensione suggerisce la possibilità che la giovane sia stata trascinata a terra prima della caduta, sollevando dubbi sulla natura accidentale dell’evento e alimentando l’ipotesi di un intervento esterno.
La famiglia Maniscalco, quindi, non si arrende e continua a perseguire la verità, confidando in un’indagine indipendente che possa fare luce su questa vicenda tragica e dolorosa, e che possa finalmente dare una risposta definitiva alla loro ricerca di giustizia.
La rivelazione di nuove testimonianze e dettagli medico-legali apre uno scenario più complesso e solleva interrogativi inquietanti sulla ricostruzione dei fatti.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -