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venerdì 14 Novembre 2025

Ballarò sotto shock: sparatoria e violenza tra familiari.

Un episodio di violenza inaudita ha scosso il cuore del quartiere Ballarò a Palermo, innescato da una disputa familiare radicata e degenerata in una sparatoria che ha lasciato una comunità sotto shock.
Lo scorso settembre, in un’area densamente popolata tra via Porta Sant’Agata e via Angelo Musco, una lite tra membri di due rami di una stessa famiglia ha precipitato la situazione in un atto di aggressione armata, culminando nell’applicazione di misure cautelari a tre individui.
L’escalation, che ha coinvolto persone di età compresa tra i 22 e i 54 anni, è stata caratterizzata da accuse gravissime: pubblica intimidazione aggravata dall’utilizzo di armi, illecita detenzione e porto di armi da fuoco non registrate, e lesioni personali colpose.
La dinamica dell’evento, come ricostruito dalle indagini dei Carabinieri del nucleo operativo di piazza Verdi, ha visto l’esplosione di colpi di pistola in un contesto di forte affollamento, con la presenza di residenti e, significativamente, di turisti.
Un uomo di 44 anni, figura centrale nel conflitto familiare, ha riportato ferite da arma da fuoco al fianco e al braccio, mentre l’eco degli spari e le urla hanno generato un clima di terrore tra i passanti.
La violenza, lungi dall’esaurirsi con la sparatoria, si è protratta con ulteriori arresti: la polizia ha fermato uno degli individui coinvolti e suo fratello, in possesso di un revolver calibro 38 e una semiautomatica calibro 7,65 con la matricola deliberatamente rimossa per occultare la provenienza e l’identificazione dell’arma.
Le perquisizioni domiciliari hanno permesso il rinvenimento di un coltello, elemento ulteriore a testimonianza della premeditazione e della pericolosità degli atti.

Il Giudice per le Indagini Preliminari di Palermo, Claudio Bencivinni, ha emesso ordini di custodia cautelare: Pietro Madonia, 54 anni, e Antonino Serio, 38 anni, sono stati rinchiusi in carcere, mentre Nunzio Madonia, 22 anni, è agli arresti domiciliari sotto sorveglianza elettronica.

Le indagini, supportate dall’analisi minuziosa delle riprese dei sistemi di videosorveglianza disseminati nella zona, hanno delineato un quadro preciso: Nunzio Madonia era alla guida di uno scooter, con Antonino Serio a fare da passeggero.
Quest’ultimo, in un gesto di irresponsabile sconsideratezza, ha aperto il fuoco con una Beretta calibro 7,65, cancellando la matricola per eludere i controlli.
Anche Pietro Madonia è accusato di aver sparato, parte dei colpi è stata indirizzata in aria, mentre altri hanno colpito un parente all’addome e al braccio, con conseguente ricovero d’urgenza all’ospedale Civico e successivo intervento chirurgico.
L’episodio, al di là delle implicazioni legali, solleva interrogativi profondi sulle dinamiche familiari, sulla cultura della violenza e sulla necessità di rafforzare i controlli e la prevenzione nel tessuto sociale di un quartiere storico come Ballarò, simbolo di un’identità palermitana che rischia di essere compromessa da gesti di inaudita gravità.

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