L’operazione di recupero del relitto del *Bayesian*, tragicamente affondato al largo di Porticello il 19 agosto, entra nella sua fase cruciale con la posa dello scafo su una piattaforma di supporto in acciaio appositamente realizzata nel porto di Termini Imerese. Questa struttura fungerà da base operativa per le complesse indagini forensi che seguiranno, consentendo alla Procura di Palermo e ai periti nautici di accedere allo scafo in condizioni di sicurezza controllata.La decisione di trasferire il relitto in una sede dedicata non è casuale; riflette la necessità di creare un ambiente protetto e stabile per consentire un’analisi approfondita senza ulteriori rischi per il personale coinvolto e per l’ambiente circostante. L’immersione prolungata in mare, con la conseguente esposizione a elementi corrosivi e alla pressione dell’acqua, ha indubbiamente compromesso l’integrità strutturale dell’imbarcazione e ha potenzialmente generato accumuli di gas pericolosi, un fattore che impone la massima cautela prima di poter procedere all’ispezione degli interni. La presenza di questi gas, derivanti dalla decomposizione biologica e dalla reazione chimica tra l’acqua salata e i materiali del relitto, potrebbe rappresentare un pericolo incombente per chi dovesse accedere allo scafo.L’estrazione dei circa diciotto mila litri di carburante presenti nei serbatoi si configura come una delle operazioni più delicate e critiche dell’intero processo di recupero. La manipolazione di un volume così consistente di materiale infiammabile in un contesto potenzialmente instabile richiede una pianificazione meticolosa e l’impiego di tecnologie all’avanguardia per minimizzare il rischio di fuoriuscite o di innesco di fiamme. La salvaguardia dell’ecosistema marino è una priorità assoluta, e ogni sforzo sarà concentrato per prevenire qualsiasi contaminazione.Parallelamente alla posa del relitto, la gru Hebo Lift 2, rimasta strategicamente posizionata nell’area di Porticello, sarà impegnata nel recupero dell’albero maestro, precedentemente tagliato e lasciato in fondale. Questa operazione, apparentemente secondaria, assume un significato simbolico, rappresentando un passo verso la ricostruzione della storia e delle circostanze che hanno portato al disastro. Il recupero dell’albero, un elemento architettonico distintivo dell’imbarcazione, potrebbe fornire indizi preziosi sulle condizioni strutturali del relitto e sulle dinamiche dell’affondamento.L’intera operazione è un esempio complesso di ingegneria navale, logistica e perizia forense, che richiede la collaborazione di numerosi professionisti e l’impiego di risorse specializzate. L’obiettivo primario è quello di garantire la sicurezza di tutti i soggetti coinvolti, preservare l’ambiente marino e ricostruire accuratamente la sequenza degli eventi che hanno portato alla tragica perdita del *Bayesian*, al fine di accertare le responsabilità e fornire risposte alle famiglie delle vittime. I risultati delle indagini che seguiranno, una volta completate le prime fasi di stabilizzazione e bonifica, saranno cruciali per comprendere appieno le cause del disastro e per evitare che simili tragedie si ripetano in futuro.
Bayesian: Fase cruciale del recupero, indagini in corso a Termini Imerese
Pubblicato il
