Le operazioni di recupero del relitto del *Bayesian*, il veliero affondato nelle acque di Porticello il 19 agosto, proseguono con un ritmo complesso e articolato, segnato da un avvicendamento di squadre di sommozzatori. Inizialmente impegnati i colleghi di Rob Cornelius Maria Hujiben, il tecnico olandese deceduto a seguito di un’esplosione durante i lavori di taglio del boma a una profondità di 50 metri, la loro presenza è stata sostituita da specialisti provenienti da altre società, inclusa una squadra sarda particolarmente esperta in operazioni di recupero in mare.Questo cambio di personale potrebbe essere direttamente correlato a una delicata evoluzione procedurale. La Procura di Termini Imerese, infatti, sta valutando l’iscrizione nel registro degli indagati del rappresentante legale dell’azienda olandese per la quale Hujiben lavorava. Tale decisione, se confermata, implica un’indagine più approfondita sulle dinamiche che hanno portato alla tragedia e, potenzialmente, una revisione delle procedure di sicurezza adottate durante i lavori.L’incidente ha inevitabilmente generato un impatto significativo sui piani di recupero, introducendo ritardi e richiedendo una riorganizzazione delle strategie operative. L’impiego di robot subacquei, controllati a distanza, è stato intensificato per l’esecuzione di tagli in aree particolarmente rischiose o difficilmente accessibili. Questa tecnologia, pur offrendo una maggiore sicurezza per gli operatori, non elimina la necessità di intervento umano.La settimana corrente, con un ritardo rispetto al cronoprogramma iniziale, è prevista la rimozione dell’imponente albero maestro, alto 72 metri. Quest’operazione, cruciale per la stabilità del relitto, rappresenta una fase preliminare alle operazioni conclusive, che si spera possano iniziare all’inizio della settimana successiva. Tuttavia, secondo quanto comunicato da TMC, il consorzio responsabile del coordinamento delle operazioni, alcune fasi, come l’imbracatura dello scafo per il successivo sollevamento, richiedono necessariamente l’intervento diretto di sommozzatori, data la complessità e la precisione richieste. L’intera operazione si configura quindi come un intreccio delicato di tecnologia avanzata e competenze specialistiche umane, nel contesto di un’indagine che mira a far luce sulle cause di un tragico evento.
Bayesian, recupero complesso: indagini e ritardi nelle operazioni.
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