lunedì 1 Settembre 2025
27 C
Palermo

Bracconaggio in Sicilia: Sequestrati oltre cento uccelli protetti

Il contrasto al traffico illegale di fauna selvatica in Sicilia si fa sempre più intenso.

Il nucleo investigativo Carabinieri CITES, operante nell’ambito del centro anticrimine natura dei Carabinieri di Palermo, ha recentemente interrotto una rete di bracconaggio e commercio abusivo, sequestrando oltre cento esemplari di uccelli protetti, un’attività illecita che avrebbe generato un profitto illecito stimato in ventimila euro.
Questa operazione mette in luce una realtà preoccupante: la persistenza di un mercato nero che alimenta lo sfruttamento di specie aviarie di elevato valore ecologico e culturale.

Gli uccelli sequestrati, appartenenti a diverse specie come il cardellino (Carduelis carduelis), il fanello (Fulvetta europaea), la calandra (Amadina fasciata), il lucherino (Lanius collurio), il verzellino (Passer montanus) e il passero (Passer domesticus), rappresentano un patrimonio naturale fragile, tutelato da rigorose convenzioni internazionali, in primis la Convenzione di Berna, e da una complessa legislazione nazionale volta a preservarne la sopravvivenza.
L’aspetto più drammatico di queste attività criminali risiede nelle condizioni di sofferenza e stress a cui vengono sottoposti gli animali.

Molti esemplari sono stati rinvenuti confinati in gabbie ristrette e inadeguate, ambienti che impediscono loro di esprimere i comportamenti naturali, fondamentali per il benessere fisico e psicologico.

Questa detenzione prolungata in condizioni di privazione sensoriale e spazio limita drasticamente le loro possibilità di sopravvivenza e compromette la loro capacità di riadattamento all’ambiente naturale.

La gestione successiva al sequestro degli uccelli è condotta con la massima cura e attenzione.
Gli esemplari giudicati idonei, ovvero quelli in buone condizioni di salute e non traumatizzati dalle cattive condizioni di detenzione, vengono reintrodotti in habitat naturali appropriati, selezionati in base alle loro specifiche esigenze ecologiche.
Questo processo di reintroduzione, delicato e complesso, mira a restituire gli animali al loro ambiente originario, offrendo loro la possibilità di ricongiungersi alle popolazioni selvatiche.
Gli uccelli che presentano problemi di salute, invece, vengono affidati a centri specializzati e autorizzati, dove veterinari esperti si prendono cura di loro, fornendo le cure necessarie per il recupero fisico e psicologico.
Solo dopo un attento percorso di riabilitazione e valutazione, viene decisa l’eventuale reimmissione in libertà, garantendo così il benessere degli animali e la possibilità di una reale integrazione nel loro ambiente naturale.
L’episodio sottolinea la necessità di un impegno costante e coordinato tra le forze dell’ordine, le istituzioni e le associazioni ambientaliste per contrastare efficacemente il bracconaggio e il traffico illegale di fauna selvatica, tutelando così la biodiversità e il patrimonio naturale della Sicilia.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -