A Campobello di Mazara, un intervento di rigenerazione urbana e sociale trasforma un immobile precedentemente adibito a destinazione commerciale, confiscato all’influenza del passato impero commerciale di Giuseppe Grigoli.
L’ex area destinata a un supermercato, ora situata in via Mare, si configura come un’opportunità concreta per contrastare fenomeni di marginalizzazione e promuovere l’inclusione sociale.
Il progetto, con un investimento complessivo di 1.
132.
000 euro, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso un bando nazionale dedicato alla riqualificazione sociale e culturale di aree urbane vulnerabili, rappresenta un esempio virtuoso di come beni sequestrati possano essere reimmessi nel circuito pubblico a beneficio della comunità.
La gara d’appalto, vinta dalla Gmp costruzioni srl di Gela, ha dato il via a lavori di ristrutturazione che mirano a creare un complesso multifunzionale esteso per oltre 1.
500 metri quadrati.
Più che un semplice edificio, questo spazio ambisce a divenire un vero e proprio polo di servizi integrati, un luogo di aggregazione e supporto per le fasce più deboli della popolazione.
Prevedono la realizzazione di uffici dedicati all’erogazione di servizi sociali, sportelli di ascolto psicologico e orientamento, alloggi temporanei per l’accoglienza di persone in condizione di disagio abitativo e lavorativo, laboratori creativi e spazi comuni aperti a tutti.
L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di politiche di sviluppo locale volte a contrastare la frammentazione sociale, promuovere la partecipazione attiva dei cittadini e rafforzare il tessuto comunitario.
L’obiettivo primario è quello di fornire risposte concrete ai bisogni emergenti, offrendo opportunità di formazione, di inserimento lavorativo e di crescita personale, con un focus particolare sulle donne, i giovani e le famiglie in difficoltà.
La riqualificazione di questo bene confiscato non è solo un intervento edilizio, ma un atto simbolico che restituisce alla collettività un’area precedentemente segnata da dinamiche illegali, trasformandola in un motore di sviluppo sociale e culturale per Campobello di Mazara.
Il progetto si propone di creare un modello replicabile in altri contesti urbani, dimostrando come la collaborazione tra istituzioni, imprese e comunità possa generare risultati tangibili e duraturi, contribuendo a costruire un futuro più equo e inclusivo.
L’attenzione alla sostenibilità sociale, ambientale ed economica del progetto si riflette nella scelta di materiali e tecniche costruttive innovative, nel coinvolgimento attivo della comunità locale e nella promozione di attività formative e ricreative a basso impatto ambientale.