lunedì 28 Luglio 2025
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Canzone alla guida della giustizia sportiva: un siciliano al vertice

L’architettura della giustizia sportiva italiana ha visto un recente e significativo cambio di guardia con l’insediamento di Giuseppe Canzone alla presidenza del Tribunale Federale e della Corte d’Appello Sportiva della Figc.

La sua figura, profondamente radicata nel tessuto sportivo siciliano, rappresenta un connubio unico di esperienza sul campo, competenza giuridica e impegno istituzionale.
Nativo di Caccamo, un borgo dalle tradizioni sportive ben vive nella provincia di Palermo, Canzone porta con sé un percorso professionale che testimonia la sua dedizione al mondo del calcio e, più in generale, allo sport.

La sua carriera, iniziata con l’attività di arbitro e poi proseguita come osservatore arbitrale in Serie A, gli ha permesso di sviluppare una conoscenza approfondita delle dinamiche e delle problematiche che affliggono l’ambiente calcistico, dalla gestione delle partite alla tutela dell’integrità della competizione.

L’esperienza come osservatore arbitrale, in particolare, ha affinato la sua capacità di analisi, valutazione e interpretazione delle regole, competenze fondamentali per affrontare le delicate questioni che si presentano all’attenzione del Tribunale Federale e della Corte d’Appello Sportiva.
Non si tratta solamente di conoscere il regolamento, ma di comprenderne lo spirito, applicandolo con equità e imparzialità.

L’impegno istituzionale di Canzone non si è limitato al mondo arbitrale.

La sua precedente presidenza provinciale del Coni ha dimostrato la sua capacità di leadership e la sua visione strategica per lo sviluppo dello sport a livello locale.

In questo ruolo, ha promosso iniziative volte a incentivare la pratica sportiva, a sostenere le associazioni sportive e a garantire la corretta gestione delle risorse.

Il suo ruolo di docente universitario di Sport e Legalità costituisce un ulteriore tassello del suo profilo.

Questa attività didattica testimonia la sua volontà di trasmettere le proprie conoscenze e competenze alle nuove generazioni, contribuendo alla formazione di professionisti consapevoli e responsabili.

La prospettiva interdisciplinare offerta dall’insegnamento di Sport e Legalità permette di analizzare le problematiche sportive da un punto di vista giuridico, etico e sociale, contribuendo a promuovere una cultura sportiva basata sulla correttezza, il rispetto delle regole e la lotta contro ogni forma di illegalità.

La nomina, giunta direttamente da Roma nell’ambito dell’ultimo Consiglio Federale, sottolinea l’importanza attribuita alla sua figura a livello nazionale.
La sua leadership sarà cruciale per affrontare le sfide che attendono la giustizia sportiva italiana, in un contesto in continua evoluzione, caratterizzato da nuove tecnologie, nuove forme di criminalità sportiva e crescenti aspettative di trasparenza e accountability.

La sua esperienza e la sua visione saranno fondamentali per garantire l’efficacia, l’imparzialità e la credibilità del sistema di giustizia sportiva, pilastro fondamentale per la salvaguardia dell’integrità del calcio e dello sport in generale.

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