Il Comitato Genitori del Centro di Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo (Ccpm) di Taormina ha espresso al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, una profonda preoccupazione riguardo alla vulnerabilità della cardiochirurgia pediatrica in Sicilia, sollecitando un’ispezione approfondita delle attività svolte nel reparto di cardiochirurgia pediatrica dell’Ospedale S.
Vincenzo.
La richiesta, formalizzata attraverso una Pec al Ministero della Salute, mira a salvaguardare il diritto alla cura dei pazienti siciliani e a garantire la trasparenza nella definizione della nuova rete ospedaliera regionale.
Il fulcro della richiesta di ispezione risiede in seri dubbi sulla veridicità e completezza dei dati forniti dalla Regione Sicilia, dati che costituiscono la base per la programmazione e l’allocazione delle risorse nel sistema sanitario.
Questi dati, presentati ufficialmente, rischiano di distorcere la realtà, compromettendo la disponibilità di servizi essenziali per i più piccoli.
Un precedente episodio, risalente al 2016, ha gettato un’ombra di sospetto sulla correttezza delle informazioni trasmesse agli organi competenti.
In quell’occasione, un report relativo al Ccpm di Taormina indicava erroneamente un numero di sole tre dimissioni nel 2015, in stridente contrasto con i dati reali – accuratamente documentati dall’Asp e dal personale medico – che attestavano circa 560 casi trattati.
Questa discordanza, definita “abissale” e “diametralmente opposta”, rivelò una manipolazione dei dati con potenziali conseguenze devastanti per il centro e per i pazienti.
L’intervento diretto dell’allora Ministro Lorenzin, che si recò personalmente a Taormina per verificare in loco l’effettiva attività del reparto, fu cruciale per scongiurare la sua chiusura.
L’esperienza dimostrò l’importanza di un controllo indipendente e imparziale per accertare la veridicità delle informazioni e tutelare i diritti dei pazienti.
Il Comitato Genitori teme che situazioni analoghe possano essersi ripetute, mettendo a rischio la continuità dell’assistenza cardiochirurgica pediatrica in Sicilia.
La mancanza di trasparenza e l’affidamento a dati potenzialmente distorti sollevano interrogativi sulla capacità della rete ospedaliera regionale di rispondere adeguatamente alle esigenze sanitarie dei bambini.
La richiesta di ispezione non si limita a un mero controllo formale, ma si configura come un atto di difesa del diritto alla salute e di garanzia di un sistema sanitario basato sulla verità e sull’imparzialità.
Il Comitato Genitori sollecita un’indagine accurata e approfondita, che coinvolga esperti indipendenti e che non lasci spazio a interpretazioni o manipolazioni dei dati, al fine di tutelare il futuro della cardiochirurgia pediatrica in Sicilia e garantire che ogni bambino possa accedere alle cure di cui ha bisogno, senza compromessi.