lunedì 18 Agosto 2025
31.4 C
Palermo

Carini: Furti e Vandalismo, Chiese Chiuse per Proteggere il Sacro

Un’ombra di profanazione e insicurezza si è abbattuta sulla comunità religiosa di Carini, costringendo l’arcivescovo delegato, monsignor Giacomo Sgroi, ad adottare misure drastiche per la salvaguardia del patrimonio spirituale e materiale delle chiese locali.
La persistente escalation di furti e atti vandalici, lungi dall’essere episodi isolati, ha eroso il senso di sicurezza e ha profondamente turbato la vita parrocchiale.
La decisione di limitare l’accesso ai luoghi di culto, aprendoli esclusivamente in occasione delle celebrazioni liturgiche, rappresenta una risposta dolorosa, ma necessaria, a una situazione ormai insostenibile.
Monsignor Sgroi sottolinea come tale provvedimento, pur comprendendone le ripercussioni sulla fruizione pubblica del sacro, sia l’unico modo per proteggere le chiese da ulteriori danni e depredazioni.

L’episodio più recente e traumatico, verificatosi nella chiesa degli Agonizzanti, ha visto la sottrazione della strumentazione musicale, un colpo durissimo che va ben oltre il valore economico degli strumenti stessi.
La musica, elemento integrante e potente della liturgia, crea un’atmosfera di elevazione spirituale, rafforza il senso di comunità e partecipa alla trasmissione di valori.
La sua assenza impoverisce la celebrazione, la riduce a mera formalità, privandola di una dimensione essenziale.
Precedenti intrusioni, come quella nei locali concessi al gruppo scout presso la chiesa madre, hanno evidenziato una modalità predatoria e irrispettosa, con i malviventi che hanno saccheggiato cassetti e armadi alla ricerca di miseri guadagni, sottrarre spiccioli contenuti in salvadanai.
Questi gesti, apparentemente marginali, costituiscono una violazione profana di un luogo dedicato alla preghiera e alla spiritualità, un affronto alla comunità religiosa e un segnale preoccupante per l’intera cittadinanza.

La presenza di un servizio di vigilanza privata, imposto dalla gravità degli eventi, testimonia la crescente fragilità percepita e l’urgente necessità di un intervento più incisivo.

La situazione non solo comporta un onere economico significativo per la curia, ma solleva interrogativi più ampi sulla sicurezza dei beni culturali e religiosi, sulla necessità di rafforzare la collaborazione tra le istituzioni ecclesiastiche, le forze dell’ordine e la comunità civile per contrastare un fenomeno che mina le radici stesse della convivenza pacifica e del rispetto reciproco.

La ricostruzione della fiducia e la riappropriazione degli spazi sacri richiedono un impegno collettivo volto a promuovere la cultura della legalità e a riscoprire il valore intrinseco del patrimonio religioso come bene comune da custodire e proteggere.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -