La Casa Memoria Peppino Impastato: un patrimonio di memoria e impegno civile salvaguardato.Il cuore pulsante dell’antimafia siciliana, la Casa Memoria Peppino Impastato, ha ritrovato la sua stabilità grazie a un’iniziativa corale che ne sancisce la piena proprietà. L’associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, custode da anni dell’immobile confiscato alla mafia in corso Umberto a Cinisi, ha superato un momento di profonda incertezza, aggiudicandosi la proprietà all’asta giudiziaria. Un traguardo cruciale che garantisce la continuità di un luogo intriso di storia, coraggio e memoria.L’edificio, fulcro di un percorso di coscienza civile, si erge a pochi metri dall’ex residenza di Tano Badalamenti, il mandante dell’omicidio di Peppino, creando una potente dialettica spaziale che amplifica il significato simbolico del luogo. Ogni anno, migliaia di studenti, attivisti e cittadini partecipano a visite guidate e percorsi educativi, attratti dalla forza del messaggio che Peppino Impastato ha lasciato come eredità. La sua vita, spezzata a soli 24 anni, rappresenta un monito costante contro l’omertà e un invito all’azione per la costruzione di una società più giusta e libera dalla criminalità organizzata.La difficile situazione economica che aveva colpito la famiglia Impastato aveva innescato una procedura di asta che rischiava di privare l’associazione del suo spazio operativo. La prospettiva di perdere la sede, dove sono stati sviluppati progetti di sensibilizzazione e informazione per giovani e adulti, ha generato preoccupazione e mobilitato una vasta rete di supporto. La vittoria all’asta, con un’offerta di circa 87.000 euro, è il risultato di uno sforzo collettivo che testimonia la forza del legame tra memoria e impegno civile.Il successo dell’iniziativa è stato reso possibile grazie al sostegno di istituzioni e organizzazioni impegnate nella lotta alla mafia e nella promozione della legalità. Libera, la CGIL e Banca Etica hanno svolto un ruolo determinante, fornendo il supporto finanziario necessario per partecipare all’asta. L’assistenza legale offerta dagli avvocati Antonella Palazzotto e Andrea Zarbo ha permesso all’associazione di affrontare le complesse procedure burocratiche e legali con competenza e professionalità.”Abbiamo affrontato questa sfida con coraggio e responsabilità,” ha dichiarato Casa Memoria in una nota ufficiale, riaffermando l’importanza di onorare la volontà di Felicia Bartolotta, madre di Peppino, che aveva espresso il desiderio di mantenere aperta la casa come luogo di accoglienza e memoria. Per Mario Ridulfo e Rosario Rappa della CGIL Palermo, l’acquisizione rappresenta una vittoria per l’intera comunità, un segnale tangibile dell’importanza di sostenere le iniziative che promuovono la cultura della legalità e la crescita di un movimento antimafia consapevole e attivo. La Casa Memoria non è solo un luogo fisico, ma un vero e proprio laboratorio di cittadinanza, un punto di riferimento per chi crede in un futuro migliore.
Casa Memoria Peppino Impastato: salvaguardata la sede antimafia
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