A Catania, un’indagine complessa si è sviluppata attorno alla sparizione di un equino sottoposto a obblighi sanitari, innescata da un incidente drammatico e da un tentativo di eludere le autorità. La vicenda, al centro dell’attenzione delle forze dell’ordine, ha portato alla denuncia di un 53enne, proprietario del cavallo, per inottemperanza agli ordini impartiti dall’autorità e per ostacolo all’attività di vigilanza veterinaria.L’innesco dell’indagine è un grave incidente avvenuto durante una corsa clandestina. Il cavallo, trainante un calesse con due occupanti e sotto l’incitamento di un uomo in scooter, è rovinosamente caduto al tornante del tondo Gioeni, una zona intensamente trafficata della circonvallazione esterna della città. La caduta ha provocato ferite gravissime all’animale, con conseguente emorragia. I responsabili, in un gesto che rivela una preoccupazione più che legittima per le conseguenze legali, hanno rapidamente organizzato un trasporto d’emergenza per l’equino, caricandolo con notevole sforzo su un veicolo appositamente attrezzato. Tentando di sfuggire ai controlli della polizia municipale, immediatamente allertata da cittadini testimoni, il gruppo si è allontanato dal luogo dell’incidente.Le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza cittadino si sono rivelate cruciali per l’identificazione del cavallo. Agenti specializzati della squadra a Cavallo, grazie alla loro profonda conoscenza del territorio e alla loro esperienza nel riconoscere gli equini, hanno identificato l’animale come uno dei pochi soggetti a vincoli sanitari, precedentemente contrassegnato con un microchip a seguito di disposizioni dell’Asp (Azienda Sanitaria Provinciale). Un successivo controllo presso la stalla designata come luogo di custodia dell’equino ha dato esito negativo, alimentando i sospetti di un tentativo deliberato di occultamento.Durante l’interrogatorio, il proprietario ha fornito una versione contraddittoria, affermando di aver trasferito l’animale in un luogo non specificato, senza però fornire dettagli temporali o geografici. Questo comportamento ha rafforzato la convinzione degli investigatori che la sparizione fosse frutto di un piano volto ad evitare sanzioni più severe e a coprire la responsabilità per l’utilizzo dell’animale in attività illegali e pericolose.La gravità delle ferite riportate dal cavallo solleva preoccupazioni etiche e legali ancora più ampie. Gli investigatori temono che l’animale, a causa delle lesioni subite, sia deceduto o sia stato soppresso, con la possibile destinazione del suo corpo alla macellazione, privandolo così di qualsiasi possibilità di recupero o di cura. L’inchiesta è ora focalizzata sull’accertamento del destino finale del cavallo e sull’individuazione di eventuali complici coinvolti nell’organizzazione delle corse clandestine e nel successivo tentativo di occultamento dell’equino. L’evento evidenzia, inoltre, la persistenza di fenomeni illegali che mettono a rischio il benessere degli animali e la sicurezza pubblica.
Catania: Cavallo sparito, indagine e corsa clandestina
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