A Catania, si sono concretizzate le condanne definitive nei confronti di cinque individui, segnando un significativo passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata e, in particolare, nel disarticolamento del clan mafioso Cappello-Bonaccorsi.
Emilio Cangemi, Giuseppe Spartano, Giuseppe Di Stefano, Giuseppe La Rocca e Giovanni Santoro, con età comprese tra i 30 e i 50 anni, sono stati arrestati in esecuzione di ordini di carcerazione emessi dalla Procura etnea, a seguito di un iter giudiziario complesso.
Le accuse che gravano su di loro sono di gravità eccezionale: associazione di tipo mafioso, traffico internazionale di sostanze stupefacenti e illegale detenzione e maneggio di armi, aggravati dalla loro diretta partecipazione a favorire l’operatività e la potenza del clan.
Questi reati, commessi nell’arco temporale indagato, denotano un ruolo attivo e strutturato all’interno dell’organizzazione criminale.
L’operazione “Minecraft”, condotta con efficacia il 28 gennaio 2021 dalla Squadra Mobile catanese e dal Servizio Centrale Operativo, si inserisce in un contesto più ampio di indagine coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia.
Durante quel blitz, oltre ai cinque arrestati in questa fase, furono fermate nove persone presumibilmente affiliate al clan e ulteriori quattro colte in flagranza mentre gestivano ingenti quantitativi di armi e stupefacenti a disposizione della cosca.
L’irruzione nelle roccaforti del clan, situate nei villaggi balneari di Campo di Mare e Ippocampo di Mare, strategicamente cruciali per le attività illecite, ha portato al sequestro di un vero e proprio arsenale.
La scoperta di armi da guerra, tra cui fucili d’assalto e di precisione, pistole, una quantità impressionante di munizioni e giubbotti antiproiettile, rivela l’organizzazione e la potenza di fuoco a disposizione del clan.
L’operazione non si è limitata alla confisca di armi, ma ha anche permesso di neutralizzare un fiorente traffico di droga.
Il sequestro di oltre 22 chilogrammi di marijuana essiccata, unitamente alla scoperta di 70 piante di canapa e dell’attrezzatura necessaria per la coltivazione e il confezionamento, evidenzia l’importanza economica che l’attività di spaccio assumeva per il clan.
Non meno rilevante è il recupero di circa 250.
000 euro, presumibilmente proventi delle attività criminali, che verranno confiscati e utilizzati per finalità sociali.
L’arresto di questi individui, e l’esecuzione di un’operazione così complessa, rappresentano un colpo significativo alle attività illecite del clan Cappello-Bonaccorsi, contribuendo a minarne la capacità di operare e a proteggere il territorio catanese dalla criminalità organizzata.
L’azione dimostra l’impegno costante delle forze dell’ordine e della magistratura nella lotta alla mafia, perseguendo con determinazione i responsabili di reati gravissimi e tutelando la legalità.