venerdì 3 Ottobre 2025
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Catania, la voce di ventimila persone per Gaza e la pace.

Un’onda di partecipazione popolare ha travolto oggi le vie di Catania, con una mobilitazione che ha visto la convergenza di circa ventimila persone, prevalentemente giovani studenti dei diversi ordini scolastici, in adesione allo sciopero generale indetto dalla Cgil, affiancata dalle altre sigle sindacali Cub, Usb e Cobas.

La manifestazione, incentrata sul sostegno alla Global Sumud Flottilla e sulla rivendicazione di una Gaza libera, si è configurata come un potente atto di dissenso e di speranza.

Il segretario della Cgil catanese, Carmelo De Caudo, ha posto l’accento sulla natura trasversale e altruistica della protesta: “Non si tratta di uno sciopero egocentrico, focalizzato esclusivamente sulla difesa dei nostri interessi immediati.
È un grido che si leva a sostegno di chi ancora nutre la convinzione che la pace non sia un’illusione, ma un imperativo morale, un dovere imprescindibile per l’umanità.

” De Caudo ha sottolineato la correlazione intrinseca tra pace e prosperità, diritti e futuro: “L’assenza di pace genera disoccupazione, precarietà e disperazione.
La negazione dei diritti mina le fondamenta di una società giusta e sostenibile.

“L’adesione allo sciopero, che in città e provincia ha raggiunto picchi significativi, attestandosi attorno all’80%, ha voluto ribadire l’urgenza di supporto alla missione umanitaria della Flottilla, brutalmente ostacolata nel suo intento di portare aiuti essenziali alla popolazione di Gaza.

L’immagine del porticciolo di Ognina, trasformato in un simbolo tangibile di solidarietà e coraggio, testimonia la volontà di creare un ponte di aiuto e speranza.
“Il 3 ottobre non sarà ricordato solo come una data di sciopero, ma come un atto di dignità collettiva, un momento di consapevolezza e di impegno civile,” ha affermato De Caudo.

La manifestazione ha amplificato la voce dei lavoratori, esprimendo un rifiuto categorico di fronte alla guerra, all’indifferenza e alla paura.

Un coro di risentimento si è levato contro le sminuzioni e le polemiche provenienti da settori governativi, sottolineando come la mobilitazione abbia visto la partecipazione di un numero significativo di persone libere da vincoli sindacali, animate esclusivamente dalla propria coscienza e dal desiderio di un mondo più giusto.
La partecipazione massiccia e la sensibilità dimostrata dalla città di Catania rappresentano un segnale di speranza, un monito a non arrendersi di fronte alle ingiustizie e alle sofferenze, un invito a coltivare la libertà di pensiero e l’impegno civile come pilastri fondamentali per la costruzione di un futuro più pacifico e inclusivo.

L’evento ha evidenziato come la solidarietà, l’empatia e la consapevolezza possano superare le barriere ideologiche e geografiche, unendo persone di diversa estrazione sociale in un unico grido di speranza per un futuro di pace e dignità umana.

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