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lunedì 17 Novembre 2025

Catania, sventata minaccia: sequestrati 255 kg di esplosivo artigianale.

Un’operazione di eccezionale portata ha permesso di sventare il transito illecito di un carico di ordigni esplosivi di natura artigianale, destinato al territorio catanese.

La scoperta, avvenuta grazie alla vigilanza di un addetto di una società di spedizioni, ha portato al sequestro di un quantitativo impressionante di materiale pericoloso, stimato in oltre 255 chilogrammi di esplosivo, con un valore di mercato superiore ai 25.000 euro.
Si tratta di un evento senza precedenti per la Questura di Catania, che mai aveva registrato una simile quantità di esplosivo proveniente da un canale di trasporto non autorizzato.

L’allarme è scattato quando un dipendente, durante le operazioni di movimentazione, ha notato segni distintivi riconducibili a fuochi d’artificio su imballaggi danneggiati.

Un indizio che ha subito destato sospetti, portando all’intervento immediato del Nucleo Artificieri dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
Gli artificieri hanno prontamente messo in sicurezza l’area, procedendo a un’ispezione minuziosa dei colli in transito.

L’esame ha rivelato la presenza di centinaia di ordigni rudimentali, comprendenti una varietà di tipologie, tra cui una significativa quantità di “bombe carta”, con dimensioni variabili, affiancate da una considerevole quantità di “palloni di Maradona”, dispositivi anch’essi capaci di generare danni ingenti.
La gravità della situazione ha immediatamente determinato la Procura di Catania a disporre la distruzione immediata del materiale, al fine di scongiurare qualsiasi rischio per la sicurezza pubblica.

L’operazione di neutralizzazione, condotta in una cava autorizzata, ha richiesto l’impiego di competenze specialistiche e l’adozione di protocolli di sicurezza rigorosi.
La squadra artificieri ha posizionato strategicamente 12 ordigni sotto massi di notevole peso, superiori ai 300 chilogrammi, innescando una serie di esplosioni controllate.
La potenza delle detonazioni è stata evidente nella frammentazione dei massi e nella proiezione di uno di essi a una distanza superiore ai 10 metri, come documentato da un video realizzato dalle forze dell’ordine.
L’analisi post-esplosione ha permesso di rilevare la formazione di un cratere di notevole diametro, pari a 5 metri, a ulteriore testimonianza della forza distruttiva del materiale esplosivo.
Questa scoperta solleva interrogativi significativi riguardo alle modalità di produzione, stoccaggio e trasporto di tali ordigni, sottolineando la necessità di rafforzare i controlli e di intensificare la collaborazione tra le forze dell’ordine e le società di spedizioni al fine di prevenire simili episodi e garantire la sicurezza del territorio.
L’evento rappresenta un campanello d’allarme riguardo alla facilità con cui materiali pericolosi possono essere introdotti in circolo attraverso canali apparentemente legali, richiedendo una revisione dei protocolli di sicurezza e una maggiore sensibilizzazione del personale coinvolto nella logistica delle spedizioni.

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