L’équipe dell’Unità Coronarica dell’ospedale Villa Sofia ha recentemente eseguito un intervento di implantazione di pacemaker in un paziente di eccezionale età, un uomo di 101 anni, giunto al pronto soccorso con un quadro clinico di marcata instabilità: vertigini acute, astenia generalizzata e ripetute crisi di vomito.
La diagnosi ha rivelato un blocco atrioventricolare completo, associato ad una bradicardia severa che comprometteva seriamente la perfusione degli organi vitali.
L’intervento, tecnicamente complesso, è stato realizzato con la precisione e l’esperienza proprie di un centro di eccellenza cardiologica.
L’accesso venoso, guidato ecograficamente attraverso la vena ascellare, ha permesso agli specialisti di posizionare il dispositivo in maniera minimamente invasiva, riducendo al minimo i rischi e il disagio per il paziente.
La procedura è stata supervisionata dal direttore della complessa operativa di Cardiologia, Carlo Cicerone, il quale ha coordinato un team multidisciplinare di cardiologi, anestesisti e tecnici di sala operatoria.
Il paziente, testimone di un secolo di storia, si è rivelato un uomo ricco di esperienze e di resilienza.
Reduce della Seconda Guerra Mondiale, ha partecipato con coraggio alla Campagna del Nord Africa e dell’Africa Orientale, prestando servizio nelle regioni dell’Eritrea, dell’Etiopia e della Libia.
Durante il ricovero, ha condiviso con il personale sanitario e con gli altri pazienti aneddoti significativi della sua vita, offrendo uno sguardo privilegiato su un’epoca lontana e sulle sfide affrontate.
Queste narrazioni hanno arricchito l’esperienza del team medico, creando un ponte tra la scienza e l’umanità.
La degenza, durata soltanto due giorni, è stata caratterizzata da un significativo miglioramento clinico.
Oltre all’impianto del pacemaker, il paziente ha ricevuto una terapia mirata per un iniziale scompenso cardiaco, con un rapido e positivo riscontro terapeutico.
Il ritorno a casa, in buone condizioni generali, rappresenta un successo che va al di là della mera tecnica medica.
Come sottolineato dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Villa Sofia, Alessandro Mazzara, questo evento assume un forte valore simbolico e scientifico.
L’operazione evidenzia come l’età cronologica non debba costituire un fattore limitante nelle decisioni terapeutiche cardiologiche, aprendo nuove prospettive nella gestione dei pazienti anziani affetti da patologie cardiache complesse.
Questo intervento conferma inoltre il ruolo di Villa Sofia come centro di riferimento per procedure cardiologiche d’avanguardia, in grado di affrontare anche i casi più complessi e ad alto rischio, dimostrando l’impegno costante verso l’innovazione e l’eccellenza nella cura della salute.