Corse clandestine di cavalli: indagine shock a Catania

L’attività di indagine, sviluppatasi nel territorio catanese tra novembre 2023 e gennaio 2024, ha portato alla luce un’organizzazione complessa dedita a competizioni clandestine di cavalli, caratterizzate da elementi di grave illegalità e potenziale pericolo per minori coinvolti.
Su disposizione della Procura di Catania, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno eseguito un sequestro preventivo che ha colpito un equino e un rimorchio (“trailer”), beni riconducibili a due persone attualmente indagate per concorso aggravato in tali competizioni.

L’azione cautelare si inquadra in un contesto investigativo più ampio che ha portato alla notifica di avvisi di conclusione indagini nei confronti dei presunti responsabili.
Le indagini, condotte dalla Compagnia di Randazzo, hanno permesso di ricostruire un sistema radicato che prevedeva sessioni di allenamento e corse non autorizzate lungo la strada Mareneve, nel comune di Linguaglossa.

Queste manifestazioni, svolte nelle prime ore del mattino, tra le 6:30 e le 7:15, configuravano una violazione del codice della strada e un pericolo per la sicurezza pubblica.

L’organizzazione si avvaleva di “vedette” in motocicli privi di targa, che precedevano e dirigevano i cavalli, e beneficiava della presenza di un numero considerevole di spettatori, suggerendo una certa diffusione e accettazione della pratica illecita.

La dinamica delle corse, descritta dall’accusa, prevedeva cavalli lanciati al galoppo su una strada pubblica, con veicoli a supporto per incentivare la velocità e, in maniera discutibile, garantire una presunta sicurezza del percorso.

L’inchiesta ha identificato due strutture di allevamento – la scuderia Russo di Mascali e la Frisina-Puglisi di Castiglione di Sicilia – come nodi centrali dell’organizzazione.
Queste scuderie non solo gestivano gli equini coinvolti, ma sfruttavano attivamente i social media per promuovere e divulgare video delle competizioni, amplificandone la visibilità e, potenzialmente, reclutando nuovi partecipanti e spettatori.

Le indagini hanno permesso di tracciare la composizione di queste scuderie, individuando responsabili della scorta, autisti e figure chiave nel reclutamento e nell’organizzazione delle corse.
Un episodio significativo risale al 13 aprile, quando tre persone sono state segnalate per partecipazione a una corsa clandestina a Castiglione di Sicilia.
Due di loro guidavano i cavalli, agganciati al rimorchio, mentre la terza documentava la scena con un dispositivo mobile.
Tale evento, unitamente ad altri elementi raccolti, ha fornito la base per il sequestro preventivo del cavallo e del rimorchio utilizzati in una delle competizioni, attualmente in possesso di due membri della scuderia Russo.
Il Gip ha ritenuto sussistenti gravi indizi di reato e il pericolo di inquinamento delle prove, giustificando così l’adozione della misura cautelare.
L’inchiesta solleva interrogativi importanti sulla tutela del benessere animale, la sicurezza stradale e la protezione dei minori, suggerendo un’attività criminale organizzata che richiede ulteriori approfondimenti e interventi di contrasto.

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