mercoledì 27 Agosto 2025
21.4 C
Palermo

Docente sotto accusa: gesto online divide mondo accademico.

Un’onda di sconcerto e preoccupazione ha attraversato il mondo accademico italiano a seguito di un post sui social media del docente universitario Luca Nivarra, dell’Università di Palermo.
Il professore, esprimendo un profondo disappunto per le azioni del governo israeliano e delle IDF in Palestina, aveva suggerito una forma di protesta simbolica: la rimozione delle amicizie su Facebook ai propri contatti ebrei, indipendentemente dalla loro personale posizione e sensibilità.
Questa iniziativa, presentata come un gesto di solidarietà verso i palestinesi e un modo per “far sentire soli” coloro che, secondo Nivarra, “mentono” per coprire “l’orrore”, ha immediatamente suscitato reazioni contrastanti e ha sollevato interrogativi profondi sulla libertà di espressione, l’etica accademica e i confini del dibattito politico online.

La vicenda ha immediatamente coinvolto il Ministero dell’Università e della Ricerca, con la Ministra Anna Maria Bernini che ha espresso la sua profonda disapprovazione, sottolineando come le parole del docente non solo offendano la comunità ebraica ma minino i valori fondamentali di rispetto, tolleranza e convivenza civile, pilastri imprescindibili di una società democratica.
Il rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, ha prontamente preso le distanze dall’iniziativa del docente, definendola “culturalmente pericolosa” e in contrasto con i principi guida dell’ateneo, ribadendo l’impegno dell’istituzione alla promozione del dialogo e della comprensione reciproca.
L’Università di Palermo ha reiterato la propria condanna delle atrocità commesse in Palestina, ribadendo la ferma opposizione al conflitto e la difesa dei diritti umani, elementi che dovrebbero costituire il fulcro dell’impegno accademico e civile.

Tuttavia, l’episodio evidenzia la complessità di navigare le acque torbide della politica internazionale e dell’attivismo online, soprattutto all’interno di un contesto universitario, luogo per definizione dedicato alla ricerca della verità e al confronto costruttivo.
Le parole del rettore Midiri, qualificate dalla Ministra Bernini come una “presa di distanza netta e doverosa”, riflettono la necessità di un approccio ponderato e responsabile quando si affrontano temi così delicati e potenzialmente divisivi.
La Ministra ha sottolineato con forza che la risoluzione dei conflitti non si ottiene attraverso l’isolamento e la polarizzazione, ma attraverso il dialogo, l’ascolto attivo e la ricerca di soluzioni pacifiche, obiettivi a cui l’Italia, insieme alla comunità internazionale, continua a dedicare il proprio impegno.

L’incidente solleva questioni cruciali relative alla responsabilità intellettuale, ai limiti della libertà di espressione in un contesto accademico e all’importanza di promuovere un dibattito costruttivo, basato sul rispetto reciproco e sulla ricerca della verità, anche quando si affrontano argomenti controversi e dolorosi.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -