La Regione Siciliana si assicura un finanziamento complessivo di 106,5 milioni di euro nel triennio 2026-2028, un accordo cruciale che si configura come risposta diretta alle conseguenze economiche della recente riforma dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF).
L’intesa, formalizzata attraverso un emendamento governativo inserito nella manovra finanziaria, rappresenta il culmine di una complessa negoziazione guidata dal Presidente Renato Schifani, in collaborazione con gli altri governatori delle regioni a statuto speciale e il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il sostegno finanziario, distribuito in tranche di 43,5 milioni di euro per il 2026, 42,2 milioni per il 2027 e 20,8 milioni per il 2028, mira a compensare la diminuzione delle entrate regionali derivante dall’adeguamento dell’IRPEF.
L’erogazione dei fondi, subordinata all’approvazione della Legge di Bilancio nazionale, è considerata dal Presidente Schifani essenziale per stabilizzare le casse regionali e consentire interventi strategici nel corso del prossimo anno.
L’accordo non si limita a una mera compensazione monetaria, ma si radica in un principio di equità fiscale, riconoscendo l’impatto che modifiche nazionali possono avere sulle autonomie regionali.
La giurisprudenza costituzionale, in questo contesto, ha infatti chiarito che l’obbligo statale di compensare le regioni a statuto speciale in seguito a riforme fiscali non è automatico, ma scatta solo in situazioni di significativo squilibrio finanziario che comprometta l’esercizio delle funzioni regionali.
L’intesa, in tal senso, si pone come una salvaguardia contro tale scenario, prevenendo un potenziale deficit di risorse che potrebbe limitare la capacità d’azione della Regione.
Questo risultato, frutto di un dialogo diretto e costruttivo con il Mef, non è solo un’iniezione di liquidità, ma un rafforzamento della capacità finanziaria complessiva della Regione, con effetti positivi anche sui bilanci futuri.
Il governo regionale, consapevole della dinamicità del contesto fiscale, intende mantenere aperto il tavolo di confronto con il Ministero, monitorando costantemente l’evoluzione della situazione e valutando ulteriori misure a tutela dell’equilibrio finanziario, ponendo l’attenzione anche sull’impatto delle nuove normative sull’autonomia finanziaria e sulla capacità di investimento regionale.
Si tratta di un impegno continuo per garantire che le risorse siano utilizzate in modo efficiente ed equo, a beneficio di tutta la comunità siciliana.






