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Flotiglia per Gaza: Partenza dalla Sicilia e mobilitazione a Roma

La prossima settimana segnerà l’inizio di un’azione concreta e simbolica da parte del Global Movement to Gaza, con la partenza della “Global Sumud Flotilla” dalla costa siciliana.

L’evento, previsto per giovedì prossimo da Siracusa, culminerà in un incontro pubblico con la stampa alle ore 10:00, un’occasione per presentare le motivazioni e gli obiettivi di questa iniziativa di solidarietà internazionale.

L’organizzazione ha lanciato un appello urgente alla mobilitazione a livello nazionale in seguito all’attacco subito dalla nave “Familia Madeira” a Tunisi, un atto che evidenzia i rischi e le difficoltà affrontate da chi si impegna a rompere il blocco navale imposto alla Striscia di Gaza.
L’incidente, che ha colpito una delle imbarcazioni destinate al convoglio, rappresenta un tragico esempio delle pressioni esercitate per impedire l’arrivo di aiuti umanitari e il sostegno alla popolazione palestinese.

La nota ufficiale del Global Movement to Gaza invita la cittadinanza a partecipare a una manifestazione di solidarietà a Roma, prevista per oggi alle ore 19:00 in piazza Aldo Moro.
La mobilitazione ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e di esercitare pressione sui governi affinché intervengano per porre fine al blocco navale israeliano, che ha conseguenze devastanti sulla vita dei palestinesi.
La “Global Sumud Flotilla” rappresenta un atto di resistenza nonviolenta, ispirato al concetto di *sumud*, termine arabo che evoca la perseveranza, la resilienza e la determinazione di fronte all’oppressione.

L’iniziativa intende portare aiuti umanitari essenziali, come cibo, medicine e forniture mediche, a una popolazione che vive in condizioni di estrema difficoltà, privata dei propri diritti fondamentali e costretta a subire le conseguenze di un conflitto prolungato.

Al di là del trasporto materiale, la Flotilla ha una forte valenza politica e simbolica.
Essa mira a denunciare la situazione di illegalità e inumanità del blocco navale, a rompere l’isolamento imposto alla Striscia di Gaza e a sostenere il diritto dei palestinesi all’autodeterminazione e alla libertà.

L’azione, resa ancora più urgente dall’attacco alla “Familia Madeira”, è un grido di allarme contro il silenzio e l’indifferenza della comunità internazionale di fronte alla sofferenza del popolo palestinese.

La mobilitazione romana rappresenta il primo passo di un’azione più ampia, che coinvolgerà diverse città e che si propone di costruire ponti di solidarietà tra i popoli, al fine di promuovere la pace e la giustizia nel Medio Oriente.
L’obiettivo ultimo è quello di contribuire alla costruzione di un futuro in cui il diritto alla vita e alla dignità sia garantito a tutti, senza distinzioni.

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