L’azione di solidarietà che si sta concretizzando nel porto di Catania, con la preparazione della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza, rappresenta un atto di civica responsabilità e di profonda umanità, un’espressione tangibile del desiderio siciliano di assumere un ruolo attivo nella risoluzione di una crisi umanitaria di proporzioni globali.
Questa iniziativa, sostenuta da una straordinaria mobilitazione popolare, si pone in netto contrasto con un silenzio istituzionale che appare non solo inopportuno, ma francamente inaccettabile.
La qualificazione di Netanyahu come responsabile di crimini di guerra, emersa dalle indagini della Corte Penale Internazionale, non può essere ignorata.
La Flotilla non è un semplice trasporto di beni di prima necessità e medicine; è un atto di sfida contro un sistema che permette un’ingiustizia di tale portata.
È la voce di chi, a dispetto della paura e dell’intimidazione, non rinuncia a denunciare le violazioni dei diritti umani fondamentali.
L’affermazione del Ministro degli Esteri israeliano, che minaccia arresti e trattamenti degradanti per i partecipanti alla missione, non può intimidire la coscienza civile.
È un tentativo di criminalizzare la solidarietà, di equiparare l’umanità alla terrore.
La realtà è che non si tratta di terroristi, ma di persone, di donne e uomini che incarnano i valori di compassione e di giustizia.
Richiedono, con la loro azione, che l’Europa si assuma la responsabilità di un intervento diplomatico e umanitario più incisivo.
L’assenza di una risposta univoca e di sostegno da parte delle istituzioni regionali e nazionali, in risposta a minacce di tale portata, è un vuoto preoccupante che tradisce l’impegno dichiarato verso i diritti umani e la protezione dei cittadini impegnati in azioni di solidarietà internazionale.
Questa mobilitazione popolare, che testimonia un profondo senso di responsabilità civica e un’intransigenza morale, è un monito per le istituzioni: l’indifferenza non è un’opzione.
È imperativo che l’Europa, e l’Italia in particolare, si riappropri della propria identità come promotrice di pace, giustizia e diritti umani, sostenendo attivamente iniziative come la Global Sumud Flotilla e dando voce a chi, in silenzio, soffre l’oppressione.
La partecipazione di tutti i cittadini, al di là delle appartenenze politiche o ideologiche, è essenziale per rendere effettivo questo impegno.









