Giovanni Gentile, figura poliedrica che incrociò pensiero filosofico, impegno politico e riforma pedagogica, sarà al centro di una rievocazione a Castelvetrano, sua terra natale, a partire dal 29 maggio. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Lentini, con il contributo scientifico di Andrea Le Moli e Francesco Saverio Calcara e il sostegno della Regione Siciliana e dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), si propone di riaccendere il dibattito attorno a un intellettuale complesso e contraddittorio, le cui eredità – sia positive che problematiche – continuano a riverberarsi nel panorama culturale e istituzionale italiano.L’appuntamento, il primo di tale portata a Castelvetrano negli ultimi cinquant’anni, segna un tentativo di superare alcune lacune nella comprensione di Gentile, spesso relegato a mera figura di regime. L’intellettuale castelvetranese fu, innegabilmente, uno strenuo sostenitore del fascismo, ma la sua produzione filosofica – profondamente radicata nell’idealismo etico e in una concezione attiva dello Spirito – possiede sfumature che meritano un’analisi più articolata.La riforma gentiliana del sistema scolastico, attuata tra il 1922 e il 1924, rappresenta un pilastro del suo lascito. Sebbene intrisa delle logiche del consenso e dell’indottrinamento ideologico, la riforma introdusse principi che, seppur con successive modifiche e revisioni, continuano a informare la struttura del nostro ordinamento scolastico. Il modello di scuola attiva, incentrata sulla comprensione e sulla partecipazione dello studente, pur con i limiti imposti dal contesto storico, rappresenta un tentativo di superare l’autoritarismo pedagogico del passato.L’iniziativa di Castelvetrano non si limita a una mera commemorazione. Intende stimolare una riflessione critica sul ruolo dell’intellettuale nella società, sul rapporto tra filosofia e potere, e sulla responsabilità storica di chi, come Gentile, si è trovato a operare in un periodo di profonde trasformazioni politiche e culturali. L’ammissione della complessità e delle ambiguità del pensiero gentiliano è un prerequisito imprescindibile per una valutazione onesta e completa della sua eredità. La proiezione del video preparato dal Ministero della Cultura, dedicato all’ottantesimo anniversario della sua morte, costituirà un primo passo in questa direzione, aprendo la strada a un dibattito più ampio e approfondito.
Gentile Gentile: a Castelvetrano per riaccendere il dibattito su un intellettuale scomodo.
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