Il borgo di Ginostra, incastonato nell’arcipelago delle Eolie, ha ritrovato un battito antico e un’eco di speranza con la riapertura della chiesa di San Vincenzo Ferreri.
Dopo un’attesa lunga tre anni, segnata dalla precarietà e dalla sospensione del culto, la comunità ha assistito alla solenne celebrazione della messa presieduta da Monsignor Giovanni Accolla, arcivescovo di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela.
La riapertura non è solo un evento religioso, ma un simbolo di resilienza e un punto di congiunzione con la storia del borgo.
Ginostra, un luogo fragile e continuamente sfidato dall’attività vulcanica di Stromboli, ha visto la sua chiesa, fulcro della vita sociale e spirituale, costretta a chiudere per motivi di sicurezza a seguito degli eventi del 2022.
Da allora, le celebrazioni religiose si sono svolte in luoghi alternativi, come spazi esterni o terrazze improvvisate, un’esperienza che, seppur sentita, non poteva sostituire la sacralità e l’importanza del luogo di culto.
Il restauro e la messa in sicurezza della chiesa rappresentano un intervento complesso, finanziato dalla Protezione Civile nazionale nell’ambito delle misure di emergenza legate all’eruzione del 2019.
L’impegno del governo regionale, in particolare l’azione sollecitata dall’allora governatore Nello Musumeci, si è concretizzato in un restauro che ha non solo ripristinato la funzionalità strutturale dell’edificio, ma ha anche mirato a conservarne e valorizzarne il patrimonio artistico e culturale.
I lavori, ultimati nel dicembre 2024, hanno richiesto competenze specialistiche e un approccio attento alla fragilità sismica e vulcanica del territorio.
La riapertura, accolta con profonda commozione dalla ventina di residenti, testimonia la capacità di una piccola comunità di aggrapparsi alla fede e alla speranza, superando le difficoltà e le privazioni.
La chiesa di San Vincenzo Ferreri, un tempo luogo di celebrazione quotidiana, ritrova così la sua vocazione originaria, diventando nuovamente un punto di riferimento spirituale e un simbolo di identità per Ginostra, un borgo che continua a vivere nel cuore pulsante del vulcano.
La sua rinascita rappresenta un monito e un esempio di come la resilienza e la fede possano trionfare anche nelle condizioni più avverse.