Il relitto del *Bayesian*, il veliero affondato a Porticello un anno orsono, ha compiuto un nuovo, complesso capitolo della sua storia, giungendo al porto di Termini Imerese. La sua movimentazione, un’operazione delicata e tecnicamente impegnativa, è stata resa possibile grazie all’impiego di una gru Hebo Lift 10, un macchinario specializzato in operazioni di sollevamento pesante e recupero di carichi sottomarini.Mentre la Hebo Lift 10 si è incaricata di portare il corpo principale dell’imbarcazione a riva, la seconda gru, Hebo Lift 2, è rimasta strategicamente posizionata presso il sito del naufragio. La sua permanenza è direttamente legata alla necessità di recuperare l’albero maestro, sezionato in precedenza e attualmente adagiato sui fondali. La decisione di tagliare l’albero, pur segnata dalla necessità di alleggerire il relitto per facilitarne le operazioni di recupero, ha comportato una complessità aggiuntiva, resa ora attenuata da un approccio innovativo.A differenza delle operazioni precedenti, il recupero dell’albero non richiederà un’immersione profonda e rischiosa. La strategia prevede l’utilizzo di galleggianti, strategicamente applicati alla struttura dell’albero. Questi dispositivi, sfruttando la spinta di Archimede, permetteranno all’albero di risalire in superficie in modo controllato e sicuro. Tale operazione, prevista nel cronoprogramma della società incaricata del coordinamento del recupero, è attualmente fissata per lunedì, segnando un passo cruciale nel completamento del progetto.La complessità dell’intero processo sottolinea non solo la sfida ingegneristica del recupero di un relitto sommerso, ma anche la necessità di trovare soluzioni innovative per minimizzare i rischi e ottimizzare i tempi. L’impiego di tecnologie avanzate, come l’applicazione di galleggianti, testimonia l’evoluzione delle tecniche di recupero e la crescente attenzione alla sostenibilità e alla sicurezza ambientale in interventi di questa natura. Il recupero del *Bayesian* rappresenta, quindi, un esempio emblematico di come l’ingegno umano possa coniugare competenza tecnica e rispetto per l’ambiente, trasformando una tragedia in un’opportunità per l’innovazione.
Il *Bayesian* a Termini Imerese: un recupero tecnicamente complesso
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