La nave oceanografica Laura Bassi, fiore all’occhiello della ricerca italiana, si appresta a solcare le acque del Mediterraneo in una campagna scientifica di rilevante importanza, con partenza prevista da Trieste.
L’impegno durerà fino al 15 settembre, con un itinerario che abbraccia il Golfo di Trieste, le suggestive Isole Eolie e il versante meridionale dell’Adriatico.
Questa missione, coordinata dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), rappresenta un’occasione cruciale per approfondire la conoscenza di aree strategiche per l’Italia e per collaudare tecnologie all’avanguardia nel campo dell’oceanografia.
Il progetto si inserisce nel contesto più ampio di ITINERIS, un’iniziativa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che mira a creare un hub italiano centralizzato per l’accesso a dati, servizi e infrastrutture dedicate allo studio interdisciplinare dei sistemi Terra-Atmosfera, mare, biosfera e geosfera.
L’ambizione è di favorire una visione integrata e sinergica delle complesse interazioni che regolano il nostro pianeta.
Una parte significativa della ricerca nel Golfo di Trieste sarà dedicata al progetto SABMAR (Survey and Bottom Marine Assessment), volto a mappare e caratterizzare i depositi sedimentari presenti nell’ambiente marino e costiero che si estende tra Monfalcone e Lignano.
Questo lavoro, coordinato da Martina Busetti per l’OGS e finanziato dal Servizio Geologico della Regione Friuli Venezia Giulia, contribuisce a delineare la geologia del fondale, fornendo informazioni preziose per la gestione sostenibile delle risorse e la mitigazione dei rischi naturali.
L’impiego dell’AUV Hugin, un veicolo sottomarino autonomo capace di operare in profondità fino a 3000 metri, è un elemento distintivo della campagna nelle acque intorno alle Isole Eolie (Panarea e Basiluzzo).
Questa piattaforma tecnologica sofisticata permetterà di acquisire dati geofisici, geochimici e morfologici del fondale marino, rivelando dettagli inediti sulla struttura e l’evoluzione di queste aree vulcaniche.
L’attività sarà cruciale per comprendere meglio i processi geologici che modellano le isole e i fondali circostanti.
Un’altra tappa fondamentale del programma prevede il monitoraggio acustico in Adriatico e Ionio, utilizzando idrofoni per rilevare i suoni emessi dai mammiferi marini.
Questa attività preparatoria è un passo preliminare essenziale in vista della prossima missione antartica, in cui saranno necessarie competenze avanzate nell’acustica marina per lo studio delle popolazioni di cetacei che vivono in quelle acque.
Dopo una sosta operativa a Milazzo e un ricambio parziale dell’equipaggio scientifico, la campagna proseguirà nell’Adriatico meridionale.
In questa fase, la Laura Bassi utilizzerà il veicolo sottomarino autonomo Ocean Glider, insieme ai robot subacquei integrati nel programma internazionale Argo, per effettuare misurazioni precise e raccolte dati in tempo reale.
Argo è un’iniziativa globale che coordina la distribuzione di boe oceanografiche in tutto il mondo, fornendo un quadro completo delle condizioni oceaniche.
Conclusasi la ventina di giorni di intensa attività scientifica, la nave farà ritorno a Trieste il 15 settembre.
Al termine della campagna, si procederà all’analisi dei dati raccolti e alla preparazione per la successiva Campagna Antartica, che partirà da Trieste il 4 ottobre, aprendo un nuovo capitolo di ricerca scientifica nelle regioni polari.