Un gesto di profonda umanità e lungimiranza ha illuminato la preparazione di un matrimonio a Marsala, trasformando una tradizione consolidata in un’azione concreta a beneficio della comunità.
Flavia Marino, farmacista milanese originaria di Mazara del Vallo, e Girolamo Giacalone, infermiere ospedaliero proveniente da Marsala, hanno scelto di rinunciare alle bomboniere, destinando l’equivalente economico all’acquisto e alla donazione di un defibrillatore semi-automatico esterno (DAE) al Comune di Marsala.
La scelta, animata da una profonda consapevolezza del ruolo fondamentale della prevenzione e della prontezza in situazioni di emergenza cardiovascolare, dimostra un impegno attivo verso la sicurezza e il benessere collettivo.
I due futuri sposi, entrambi professionisti del settore sanitario, incarnano un ethos di cura e dedizione che trascende il mero esercizio della professione, estendendosi a un gesto di generosità e responsabilità civica.
Il defibrillatore, destinato allo stadio municipale Antonino Lombardo Angotta, rappresenta un presidio salvavita cruciale, in grado di intervenire tempestivamente in caso di arresto cardiaco improvviso, una condizione che può colpire chiunque, indipendentemente dall’età o dal livello di forma fisica.
La sua collocazione in un luogo frequentato come lo stadio ne amplifica l’utilità potenziale, rendendolo accessibile a un vasto pubblico.
La cerimonia di consegna, avvenuta in presenza del sindaco Massimo Grillo, dei presidenti delle società sportive Marsala Calcio 1912 (Angelo Casa) e Virtus Marsala Calcio femminile (Mario Ambrogi), ha sancito un’iniziativa che ha suscitato vivo apprezzamento da parte dell’intera comunità marsalese.
Il sindaco Grillo e l’assessore allo Sport Ignazio Bilardello hanno espresso profonda gratitudine ai giovani sposi, sottolineando la loro sensibilità e generosità e riconoscendo il valore aggiunto di un gesto che va ben oltre il semplice atto di donazione.
Questa scelta rappresenta un esempio virtuoso, un invito a ripensare le tradizioni in chiave moderna e a orientare le celebrazioni personali verso azioni concrete a favore del bene comune, testimoniando come anche un singolo gesto possa avere un impatto significativo sulla vita di una comunità.
La storia di Flavia e Girolamo si configura come un’ispirazione per tutti, un monito a coltivare la solidarietà e a investire nel futuro, salvaguardando la vita e la salute dei cittadini.