venerdì 19 Settembre 2025
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Matrimonio in terapia intensiva: amore e speranza all’Ismett

Nel cuore pulsante dell’Ismett, Istituto Mediterraneo per i Trapianti e la Medicina Rigenerativa di Palermo, un evento di profonda commozione e speranza ha recentemente illuminato la routine clinica.

Maria, una giovane donna proveniente da Malta, ha celebrato il suo matrimonio con Giuseppe, un rito cattolico che si è consumato nell’inaspettato scenario del reparto di Terapia Intensiva.
Questa cerimonia, carica di significato, testimonia la resilienza umana e la capacità dell’amore di fiorire anche nelle circostanze più avverse.
La storia di Maria è un esempio emblematico della capacità dell’Ismett di superare confini geografici e culturali, offrendo cure salvavita a pazienti internazionali.
Dopo una grave miocardite, che ne aveva compromesso le condizioni cliniche, Maria era stata sottoposta a un delicato intervento di stabilizzazione e collegata a un sistema di Extra Corporeal Membrane Oxygenation (ECMO) a Malta.

Un team specializzato, guidato dalla dottoressa Giovanna Panarello, responsabile del reparto di Terapia Intensiva, si era recato direttamente sull’isola per effettuare il trasferimento d’urgenza in Sicilia.
L’intervento ECMO, una procedura medica complessa che assume temporaneamente la funzione cardiaca e polmonare, ha rappresentato una pietra miliare cruciale nel percorso di Maria, permettendole di superare la fase critica della malattia e di affrontare il trasferimento a Palermo in condizioni di relativa sicurezza.

Qui, una equipe multidisciplinare, composta da cardiologi, pneumologi, anestesisti e infermieri altamente qualificati, l’ha accolta e ha continuato a monitorare costantemente le sue condizioni, garantendo un approccio terapeutico personalizzato e completo.
Maria, profondamente legata alla sua fede, aveva espresso il desiderio di celebrare un matrimonio religioso.
Un desiderio che il marito Giuseppe ha interpretato come un simbolo di speranza e rinnovamento, un anelito alla normalità in un momento di profonda incertezza.
L’Ismett, in segno di sensibilità e supporto, ha fatto di tutto per rendere possibile questo momento speciale, organizzando la cerimonia direttamente nel reparto di Terapia Intensiva, garantendo un ambiente protetto, sicuro e in totale conformità con le esigenze cliniche.
La celebrazione, semplice ma intensa, ha visto la partecipazione di familiari e amici provenienti da Malta, accompagnati dal parroco.
Il clima è stato permeato da un’onda di commozione, sorrisi e profonda emozione.

L’evento ha offerto al personale medico e infermieristico un’occasione unica per testimoniare il potere trasformativo dell’amore e la sua capacità di infondere forza e speranza anche nei momenti più difficili.
“È stato un privilegio assistere a questo momento di gioia e fede,” ha commentato Cinzia Di Benedetto, direttore sanitario dell’Ismett.

“Questa storia sottolinea il nostro impegno non solo a fornire cure mediche all’avanguardia, ma anche a supportare i nostri pazienti e le loro famiglie nel percorso verso la guarigione, riconoscendo l’importanza del benessere psicologico e spirituale.

Il programma pazienti internazionali dell’Ismett rappresenta un ponte tra culture e un esempio di come la medicina possa trascendere i confini geografici, offrendo speranza e cure specialistiche a chi ne ha bisogno.

” Attualmente, circa il 3% dei pazienti che si affidano all’Ismett proviene da nazioni estere, a testimonianza del suo ruolo sempre più rilevante come centro di eccellenza a livello internazionale.

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