sabato 11 Ottobre 2025
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Mazara del Vallo: ex compagni da tutta Italia per l’addio a Maria Cristina

La cattedrale di Mazara del Vallo, un fulcro di fede e memoria, ha accolto un corteo di persone unite da un filo invisibile, tessuto nel tempo e rafforzato dalla condivisione di un’esperienza formativa e di una perdita.

Giuseppe Lentini, giunto da Roma, e Beppe Monterosso, da Milano, si sono uniti agli altri ex alunni della Terza B del liceo classico mazarese del 1987, per l’ultimo omaggio a Maria Cristina Gallo, scomparsa prematuramente a causa di una malattia implacabile.
La professoressa, figura carismatica nel loro percorso scolastico, era diventata parte integrante della loro comunità, un’assenza che si avverte come una frattura nel tessuto stesso del gruppo.
Il legame che ha radunato questi ex compagni di scuola non è un mero atto di cortesia, ma il risultato di un costante dialogo, mantenuto vivo attraverso un gruppo WhatsApp, uno spazio virtuale che ha superato le distanze geografiche e le vicissitudini della vita.
Non si sono limitati a celebrare i traguardi, ma si sono sostenuti reciprocamente nei momenti di difficoltà, creando un senso di appartenenza che ha resistito alla prova del tempo.
La presenza di Lentini e Monterosso, giunti da così lontano, testimonia la profondità di questo legame.
“Ci siamo sempre tenuti in contatto,” spiega Lentini, “condividendo gioie e dolori, cercando di ritrovarci quando possibile.

” La loro partecipazione al funerale non è un dovere, ma una necessità emotiva, un modo per rendere omaggio a una figura che ha lasciato un’impronta indelebile nelle loro vite.

I ricordi affiorano spontanei, come frammenti di un mosaico che ricostruisce il ritratto di Maria Cristina.
Piera Mannino ne ricorda la capacità di mediare e di lenire le ferite, citando il momento in cui, dieci anni prima, morì un’altra compagna, e come Maria Cristina, con la sua resilienza e il suo sorriso, offrì conforto e speranza.

La sua presenza era un collante, un punto di riferimento in un periodo di formazione cruciale.
Vita Siragusa, amica di Maria Cristina per ben cinquant’anni, ne descrive un legame che affonda le sue radici nell’infanzia, risalendo alle elementari.
Un percorso condiviso tra studio e gioco, un’amicizia che si è evoluta nel tempo, mantenendo intatta la sua essenza.

L’ultimo messaggio scambiato su WhatsApp, pochi giorni prima della sua scomparsa, rivela una Maria Cristina preoccupata per la salute della sua amica, più che per la propria.

Un gesto di generosità e attenzione che sottolinea la sua natura altruista e il suo innato senso di cura.

La sua ultima preoccupazione era il benessere altrui, simbolo di un animo nobile e di una profonda umanità.
Il silenzio che ora sostituisce quelle parole è un grido di dolore, un vuoto incolmabile nel cuore di chi l’ha conosciuta e amata.

La sua eredità, tuttavia, vive nei ricordi e nei legami che ha saputo creare, un patrimonio immateriale che continua a nutrire la comunità di Mazara del Vallo.

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