domenica 7 Settembre 2025
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Messina, donna con virus del Nilo Occidentale: condizioni in miglioramento, ma prudenza.

L’Azienda Ospedaliera Universitaria “Papardo” di Messina ha diramato un aggiornamento sullo stato di salute della paziente sessantaquattrenne, attualmente ricoverata nel reparto di Malattie Infettive a causa di un’infezione da virus del Nilo Occidentale.
Il dottor Antonio Albanese, responsabile dell’unità operativa semplice dipartimentale di Malattie Infettive presso l’ospedale, ha fornito un quadro che, pur indicando un trend positivo, richiede ancora prudenza e monitoraggio.
La paziente, sottoposta a rigoroso isolamento precauzionale per prevenire potenziali contagi, è stata trasferita dalla terapia intensiva al reparto di degenza ordinaria.

Il suo stato clinico attuale è caratterizzato da vigilità e assenza di febbre, segnali incoraggianti che suggeriscono una risposta positiva alle terapie intraprese.
Tuttavia, la prognosi definitiva rimane riservata per le successive 48 ore, necessarie per valutare l’evoluzione della malattia e l’efficacia degli interventi medici.

Immediatamente dopo la conferma diagnostica, la direzione generale e la direzione medica dell’azienda ospedaliera hanno prontamente attivato tutte le procedure operative previste dalle normative ministeriali.
Un elemento cruciale è la spedizione di campioni biologici all’Istituto Superiore di Sanità per la conferma indipendente della diagnosi e l’esecuzione di analisi più approfondite, utili a caratterizzare il ceppo virale e comprendere meglio le sue caratteristiche genetiche.

Parallelamente, è stata formalmente notificata l’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) e l’Assessorato Regionale alla Salute, con lo scopo di avviare un’indagine epidemiologica dettagliata.
Questa indagine, condotta da team specializzati, mira a tracciare la potenziale origine del focolaio, identificare eventuali ulteriori casi nella comunità e implementare misure di prevenzione mirate.
L’analisi delle abitudini della paziente, dei suoi contatti e dei luoghi frequentati sarà fondamentale per delimitare l’area a rischio e prevenire la diffusione del virus, particolarmente insidioso per le persone più vulnerabili, come gli anziani e gli immunocompromessi.
La collaborazione tra l’ospedale, l’ASP e l’Assessorato Regionale è essenziale per una risposta efficace e coordinata all’emergenza.

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