Settanta anni fa, nel cuore di Sicilia, a Messina e Taormina, si posero le fondamenta di un’Europa unita, un progetto audace nato dalle ceneri del secondo conflitto mondiale. A partire dal 18 giugno, il Festival Taobuk, in collaborazione con la Regione Siciliana, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Fondazione Taormina Arte Sicilia, i Comuni di Taormina e Messina, con il sostegno della Commissione Europea e sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, celebra questo anniversario cruciale (1955-2025), un’occasione per riflettere sul passato, confrontarsi con il presente e delineare il futuro del progetto europeo.L’evento, che si svolgerà dal 18 al 20 giugno, ripercorre il cammino avviato nel 1955, quando i Ministri degli Esteri di Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo, ispirati dalla visione del ministro italiano Gaetano Martino, si incontrarono in queste città siciliane. Quel momento storico segnò non solo un accordo politico, ma l’embrionale nascita di un’identità europea condivisa, un desiderio di pace e prosperità costruito sulla cooperazione e la solidarietà.L’apertura ufficiale, il 18 giugno a Messina, vedrà la presenza dei rappresentanti dei paesi fondatori, del Trio di Presidenza dell’Unione Europea, del Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e dei sindaci locali, Federico Basile e Cateno De Luca. La serata culminerà con un concerto suggestivo al Teatro Antico di Taormina, eseguito dall’Orchestra Sinfonica Siciliana sotto la direzione di Alevtina Ioffe, con la partecipazione del Vice Presidente e Ministro degli Esteri Antonio Tajani e del Ministro degli Esteri polacco Radostaw Sikorski, Presidente di turno dell’Unione Europea.Il 19 giugno sarà dedicato ad un momento di confronto istituzionale, con una sessione ministeriale a porte chiuse, seguita dalla firma di una dichiarazione congiunta che proietterà l’Europa verso le sfide del futuro. Palazzo Corvaja diventerà il fulcro di un intenso dibattito pubblico, con tavole rotonde e discussioni che vedranno la partecipazione di personalità di spicco del panorama politico, accademico e giornalistico europeo, un’occasione per analizzare le dinamiche attuali e immaginare scenari possibili.La giornata conclusiva, il 20 giugno, sarà incentrata sull’esplorazione di nuovi percorsi per l’integrazione politica europea, analizzando le implicazioni istituzionali, economiche e culturali di un processo in continua evoluzione. Particolare attenzione sarà riservata al rapporto transatlantico, con un panel dedicato al tema “C’era una volta l’America: l’Europa, Trump e il futuro delle relazioni transatlantiche”, che vedrà la partecipazione di figure di riferimento come Gilles Gressani, Steven Erlanger, Joschka Fischer, Gordon Ripinsky e Silvie Kauffmann, stimolando una riflessione critica e costruttiva sulle sfide globali e le nuove dinamiche di potere.Questo traguardo storico non è solo una celebrazione del passato, ma soprattutto un’opportunità per riaffermare l’importanza dell’unità europea di fronte alle incertezze del futuro, rafforzando il dialogo, promuovendo la cooperazione e ispirando le nuove generazioni a costruire un’Europa più forte, inclusiva e prospera.