martedì 26 Agosto 2025
18.7 C
Palermo

Ocean Viking sotto fuoco: aggressione in acque internazionali.

Un’aggressione inaudita ha colpito l’imbarcazione Ocean Viking, nave di soccorso gestita dall’organizzazione Sos Mediterranee, trasformando un atto di umanità in un episodio di estrema pericolosità.
Alle 15:03 di ieri, mentre la nave si trovava in acque internazionali, è stata bersaglio di un prolungato e deliberato fuoco proveniente da una motovedetta della guardia costiera libica.
L’episodio, durato venti minuti, ha lasciato l’equipaggio sotto shock, costringendoli a temere per la propria incolumità.

La vicenda si inserisce in un contesto più ampio di operazioni di soccorso in mare, iniziate nella notte del 23 agosto e protratte fino alla mattina del 24.

L’Ocean Viking, precedentemente autorizzata dal centro di coordinamento italiano a deviare dalla rotta stabilita per rispondere a un ulteriore caso di persone in difficoltà, si è trovata ad affrontare una situazione inaspettata e allarmante.
La guardia costiera libica ha intimato, inizialmente in inglese e poi in arabo, all’imbarcazione di abbandonare l’area e dirigersi verso nord, un ordine percepito come una pressione indebita nel pieno di un’operazione di salvataggio.

La gravità della situazione è aumentata quando, senza alcun preavviso o tentativo di dialogo, i militari libici hanno aperto il fuoco sulla nave.

I proiettili hanno causato danni significativi: fori nella sovrastruttura, la distruzione di antenne cruciali per le comunicazioni, la rottura di finestre sul ponte e, soprattutto, il danneggiamento dei tre motoscafi di soccorso veloci e di altre attrezzature vitali per l’assistenza ai migranti.
Questa aggressione non solo ha messo a rischio la sicurezza dell’equipaggio, ma ha anche compromesso la capacità della Ocean Viking di continuare le operazioni di salvataggio.

Dopo l’attacco, l’equipaggio ha immediatamente provveduto a mettere in sicurezza i 87 sopravvissuti precedentemente soccorsi, rifugiandosi all’interno della nave.

Nonostante il terrore e la violazione dei principi fondamentali del diritto umanitario, fortunatamente non si sono registrate ferite fisiche tra i presenti.

In seguito all’incidente, l’imbarcazione ha lanciato un segnale di soccorso e ha richiesto l’intervento della Nato, ottenendo l’indirizzo di una nave della marina italiana come punto di riferimento.
La risposta da parte delle forze italiane, tuttavia, non è mai arrivata, lasciando l’Ocean Viking in una situazione di vulnerabilità.
Valeria Taurino, direttrice generale di Sos Mediterranee Italia, ha espresso profonda preoccupazione e ha sollecitato l’avvio di un’indagine approfondita e imparziale per accertare le responsabilità di questo atto grave e pericoloso, auspicando che i colpevoli siano assicurati alla giustizia.
L’episodio solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza delle operazioni di soccorso in mare e sulla necessità di garantire il rispetto del diritto internazionale umanitario in tutte le circostanze.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -