domenica 24 Agosto 2025
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Palermo

Palermo: Lagalla, gestione emergenziale e rischio PNRR

L’amministrazione Lagalla a Palermo si è dimostrata caratterizzata da una gestione emergenziale, priva di una visione strategica a lungo termine e di una programmazione strutturata.
Questa constatazione, espressa dal capogruppo del PD al Consiglio comunale, Rosario Arcoleo, evidenzia una frattura tra le potenzialità risorsive disponibili e la loro effettiva implementazione, con un impatto tangibile sulla qualità della vita urbana.
Nonostante un contesto favorevole, con un governo nazionale e regionale che hanno messo a disposizione risorse superiori rispetto alla precedente amministrazione, il Comune di Palermo fatica a trasformare queste opportunità in progetti concreti.

Il rischio è che una parte significativa dei fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) non venga assorbita, compromettendo interventi cruciali da realizzarsi entro il termine imposto a giugno 2026, data oltre la quale la possibilità di accedere a questi finanziamenti verrebbe meno.
L’impegno, attualmente, si concentra su una porzione limitata dei progetti complessivi, lasciando in sospeso una vasta gamma di interventi di pubblica utilità.
L’inerzia amministrativa si manifesta in una serie di criticità evidenti: strade scarsamente illuminate, marciapiedi pericolanti, una rete viaria martoriata da numerose buche che negano l’efficacia degli interventi di manutenzione.
A questo si aggiunge una carenza nella comunicazione, che impedisce all’amministrazione di rendere conto ai cittadini delle iniziative effettivamente realizzate, generando frustrazione e disinteresse.

L’esempio del piano straordinario di pulizia urbana, con uno stanziamento di 3 milioni di euro andato invano, testimonia l’incapacità di tradurre le intenzioni in azioni.
La mancanza di un’effettiva cabina di regia, in grado di coordinare le partecipate comunali, rappresenta un ulteriore freno alla ripresa.

Il Consiglio comunale, pur potendo contare su una solida maggioranza di 26 consiglieri, si trova ad operare in un contesto di instabilità politica, limitato da una logica procedurale rigidamente improntata al “manuale Cencelli”, che rallenta l’iter decisionale sia in Consiglio che in Giunta.

Arcoleo ipotizza un radicale rinnovamento della squadra di governo, suggerendo un intervento di “azzeramento” della Giunta e un appello ai partiti di governo per una collaborazione più costruttiva.
L’elezione di Lagalla, inizialmente percepita come una scelta di equilibrio tra le diverse forze politiche, potrebbe rivelarsi un fattore di debolezza in vista delle prossime elezioni, con probabili rivendicazioni da parte di Forza Italia, Fratelli d’Italia e della Democrazia Cristiana, ciascuno interessato a posizioni chiave a livello regionale e comunale.

L’opposizione, ad oggi, non ha ancora individuato un candidato alternativo, ma intende impostare la campagna elettorale sulla presentazione di progetti concreti, rivolgendosi non solo al mondo delle associazioni e ai moderati, ma anche a coloro che condividono una visione progressista.
La partecipazione di Italia Viva, ancora incerta tra il sostegno al sindaco e l’adesione all’opposizione, rappresenta un ulteriore elemento di incertezza in questo panorama politico complesso.
La sfida per il centrosinistra è quella di trasformare la diversità interna in una forza propulsiva, capace di offrire alla città una visione chiara e un programma efficace per il futuro.

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