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Palermo piange Stefano Gaglio: un addio, un appello al dolore.

Domani, Palermo si stringerà attorno al dolore per l’addio a Stefano Gaglio, il magazziniere barbaramente strappato alla vita il 15 settembre, vittima innocente di un atto di violenza avvenuto in via Oberdan.
La cerimonia funebre, prevista nella chiesa di Santa Cristina a Borgo Nuovo, rappresenta un momento di raccoglimento e di riflessione su una perdita che ha sconvolto la comunità.

Il corteo, che accompagnerà la salma dalla camera mortuaria, situata nell’abitazione di largo Nasso, lungo un percorso solenne, non è solo un rituale di commiato, ma un simbolo tangibile del vuoto incolmabile lasciato da Stefano.

La sua scomparsa, brutale e improvvisa, ha lasciato un’eredità di tristezza e di sgomento, amplificata dalla fragilità della famiglia che lascia.

I familiari, profondamente addolorati, hanno espresso un appello disperato, che va oltre il semplice ricordo del loro caro Stefano.

L’impatto economico della sua morte si abbatte ora sulla moglie e sulle due figlie, destinate a vivere in una condizione di precarietà e incertezza.

La perdita del suo sostentamento rappresenta un dramma aggiuntivo, un fardello pesante da sopportare in un momento di profondo dolore.

L’appello dei parenti si rivolge non solo alla cittadinanza, ma anche all’amministrazione comunale, sollecitando un intervento concreto e tempestivo.
Non si tratta di una mera richiesta di assistenza, ma di un atto di giustizia sociale, un gesto di solidarietà volto a garantire un futuro dignitoso per la vedova e le figlie.
Si chiede un’azione che vada oltre le formalità, un impegno reale per trovare una soluzione occupazionale che permetta alla famiglia di ricostruire la propria esistenza, mitigando, per quanto possibile, le conseguenze devastanti di questa tragedia.

La scomparsa di Stefano Gaglio solleva interrogativi profondi sulla fragilità del tessuto sociale, sulla violenza che insidia la nostra quotidianità e sulla necessità di una rete di protezione che sostenga le famiglie vulnerabili.
Il suo ricordo, più che un semplice lutto, deve essere uno stimolo a promuovere una cultura di legalità, di rispetto e di solidarietà, affinché simili tragedie non si ripetano.
La speranza è che questo addio possa trasformarsi in un seme di cambiamento, un impegno collettivo per costruire una comunità più giusta e più umana.

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