lunedì 13 Ottobre 2025
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Palermo

Palermo, una fiaccolata per Paolo Taormina: dolore e speranza

Un fiume di luce e commozione ha attraversato le vie di Palermo, in una fiaccolata che ha visto convergere oltre duemila persone, unita dal dolore e dalla ferma condanna verso la violenza che ha strappato Paolo Taormina alla vita.

La città, scossa da un atto di brutalità che ha riacceso antiche paure, ha risposto con un abbraccio collettivo, un atto di resilienza e un grido di speranza.

La madre, Fabiola Galioto, e la sorella Sofia, visibilmente provate, hanno guidato il corteo, il loro dolore tangibile e condiviso da una folla silenziosa e partecipe.

Il percorso, che ha visto il corteo snodarsi fino al maestoso Teatro Massimo, è stato illuminato dalla tremolante luce delle candele e dagli schermi dei cellulari, simboli di una comunità che rifiuta di lasciarsi sopraffare dall’oscurità.

La manifestazione non è stata solo un momento di lutto, ma anche un’occasione per ricordare altre vittime di violenza, come i giovani di Monreale, e per ribadire l’urgenza di un impegno collettivo nella prevenzione e nella lotta contro ogni forma di aggressività.
Alla fiaccolata hanno partecipato figure istituzionali, tra cui il sindaco Roberto Lagalla, l’assessore Anello e il capogruppo Chinnici, testimoni di un sentimento diffuso e di una responsabilità condivisa.

Il breve scambio di parole tra il sindaco e Fabiola Galioto ha rappresentato un gesto di vicinanza e di sollecitudine, un impegno a perseguire la giustizia e a tutelare la sicurezza dei cittadini.
Anche di fronte all’O Scruscio, il pub frequentato da Paolo, la solidarietà popolare è stata palpabile.
Centinaia di persone, per tutta la serata, hanno deposto fiori e lasciato messaggi di affetto e di cordoglio, creando un mosaico di ricordi e di speranze.

La presenza costante, il silenzio rispettoso e la commozione condivisa hanno trasformato il luogo del cruento evento in un simbolo di resilienza e di speranza.
La fiaccolata di Palermo non è stata solo una risposta immediata al dolore, ma un monito per il futuro: un richiamo alla necessità di promuovere una cultura della legalità, del rispetto e della convivenza pacifica, per evitare che tragedie come questa si ripetano.

Un grido di speranza che risuona nelle strade della città, un impegno a non dimenticare Paolo Taormina e tutte le vittime di violenza, e a lavorare insieme per un futuro più sicuro e giusto.

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