domenica 19 Ottobre 2025
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Pantelleria: Rimossa bomba americana, operazione ad alto rischio

In un’operazione complessa e delicata, che ha richiamato competenze specialistiche provenienti da diverse componenti delle Forze Armate italiane, un pericoloso relitto del passato è stato rimosso dal territorio di Pantelleria.
Su ordine della Prefettura di Trapani, un team composto da artificieri dell’Esercito Italiano e palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della Marina Militare è stato mobilitato per la bonifica dell’isola dalla presenza di un ordigno bellico inesploso: una bomba d’aereo americana di considerevoli dimensioni, stimata intorno alle 450 chilogrammi, ritrovata in una zona di particolare sensibilità a ridosso del centro abitato.

L’intervento, improntato alla massima prudenza e con un’attenzione scrupolosa alla sicurezza pubblica, ha richiesto una pianificazione meticolosa e l’adozione di procedure operative sofisticate.
La necessità di mitigare i rischi derivanti dalla manipolazione e dalla potenziale detonazione dell’ordigno ha imposto l’istituzione di un’area di sicurezza estesa, con un raggio di circa 800 metri.

Questo perimetro di protezione ha comportato l’evacuazione temporanea di circa mille residenti, un’operazione logistica complessa che ha richiesto un coordinamento perfetto tra le autorità civili e militari.

Il 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo, unità specializzata nella neutralizzazione di ordigni inesplosi, ha assunto il ruolo primario nell’operazione di disinnesco.

I militari hanno realizzato una camera di espansione, un dispositivo ingegneristico cruciale progettato per contenere e dissipare l’energia in caso di esplosione controllata, proteggendo ulteriormente l’area circostante.
Questa camera, frutto di competenze avanzate in ingegneria militare, ha rappresentato un elemento chiave per la sicurezza dell’intervento.

Dopo la neutralizzazione dell’ordigno, questi è stato trasferito al nucleo Sdai (Sminamento Difesa Anti Mezzi Insidiosi) della Marina Militare di Augusta.
Si tratta di un reparto d’élite di artificieri subacquei, esperti unici nella gestione di ordigni bellici in ambiente marittimo e subacqueo, con una profonda conoscenza dei meccanismi e delle tecniche di sminamento.
Il loro intervento ha garantito la successiva distruzione definitiva dell’ordigno in un ambiente controllato e sicuro.
La Prefettura di Trapani, in stretto coordinamento con l’Esercito e la Marina Militare, ha svolto un ruolo di regia e coordinamento, assicurando che tutte le fasi dell’operazione si svolgessero nel rispetto delle normative di sicurezza e con la massima efficienza.
L’evento sottolinea l’importanza della collaborazione interforze e l’impegno costante delle istituzioni per la tutela del territorio e la salvaguardia della popolazione dai residui di un passato bellico ancora presente.

La rimozione di questo ordigno rappresenta un passo significativo verso la completa bonifica del territorio pantelleriese e verso un futuro più sicuro per i suoi abitanti.

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