martedì, 8 Luglio 2025
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Pietro Di Russo, 104 anni: una vita al servizio dei Carabinieri

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La vita di Pietro Di Russo, nato a Formia nel 1921, si configura come una cronistoria vivente dei mutamenti epocali che hanno attraversato l’Italia e il mondo nel corso del ventesimo e ventunesimo secolo. La sua lunga esistenza, culminata al 104° compleanno celebrato a Bagheria, è indissolubilmente legata alla storia dell’Arma dei Carabinieri, istituzione a cui ha dedicato la sua carriera con un attaccamento che trascende il semplice dovere.Il vice brigadiere Di Russo non è stato un mero testimone degli eventi, ma un protagonista attivo, un baluardo di ordine e sicurezza in un’Italia spesso segnata da tensioni sociali e politiche. La sua esperienza abbraccia un arco temporale cruciale, dagli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale, con la ricostruzione del paese e la delicata transizione democratica, fino ai nostri giorni, segnati da nuove sfide e dinamiche criminali.La celebrazione del suo centenario e quarto, accolto con profondo rispetto e commozione dai colleghi, ha rappresentato un momento di riflessione sull’importanza del servizio, sulla perseveranza e sulla dedizione che contraddistinguono la figura del Carabiniere. La presenza del Colonnello Modesti e del Maggiore Calabrò, insieme alla lettera di auguri del Comandante Generale Luongo, testimonia il riconoscimento ufficiale di una vita interamente consacrata al servizio dello Stato. Il dono di una giberna in cristallo, simbolo di prestigio e onorificenza, suggella un percorso professionale ricco di significato.Durante l’incontro, il vice brigadiere Di Russo ha condiviso frammenti del suo vissuto, offrendo uno sguardo privilegiato su un’epoca che non può essere recuperata che attraverso la memoria di chi l’ha vissuta. I ricordi, evocati con un tono malinconico ma orgoglioso, hanno ripercorso i momenti salienti della sua carriera, illuminando aspetti spesso dimenticati della vita militare e del ruolo dei Carabinieri nella società italiana. Ha rievocato aneddoti personali, ritratti di uomini e donne che hanno condiviso con lui esperienze intense e spesso drammatiche, offrendo un quadro umano e complesso di un’istituzione a volte percepita solo attraverso stereotipi e generalizzazioni.La sua passione per l’Arma, incrollabile nonostante l’avanzare del tempo, rappresenta un esempio di attaccamento ai valori di onore, lealtà e servizio che continuano a ispirare generazioni di Carabinieri. Il vice brigadiere Di Russo, a 104 anni, incarna l’essenza stessa della tradizione militare italiana, un faro che illumina il cammino verso il futuro, dimostrando che l’impegno per la sicurezza e la giustizia non conosce confini temporali, ma si tramanda di persona in persona, di generazione in generazione, come un prezioso patrimonio culturale e morale. La sua testimonianza è un invito a riflettere sull’importanza della memoria storica e sulla necessità di preservare i valori che hanno contribuito a costruire l’Italia che conosciamo.

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