Il velo di malinconia avvolge Militello Val di Catania, la terra che ha cullato l’infanzia e l’animo di Pippo Baudo, mentre si prepara ad accoglierlo per l’ultimo viaggio.
Il 20 agosto, alle sedici, la chiesa di Santa Maria della Stella, custode di fede e memoria, sarà il punto focale di un commiato che trascende il lutto, elevandosi a celebrazione di una vita intera dedicata all’arte e all’intrattenimento.
Ma il tributo a Pippo non si limiterà a un luogo sacro.
Il Teatro delle Vittorie, tempio dello spettacolo romano che lo ha visto protagonista in innumerevoli occasioni, aprirà le sue porte per un ultimo, emozionante saluto da parte del pubblico, testimone privilegiato di una carriera lunghissima, di una sessantina di anni densi di successi e di innovazione.
Un pubblico fedele, affezionato a un artista che ha saputo reinventarsi, rimanendo sempre al passo con i tempi, pur mantenendo un legame profondo con le proprie radici.
L’omaggio, fortemente voluto dalla Rai in sinergia con la famiglia, si concretizzerà anche attraverso l’apertura della camera ardente, un momento di raccoglimento e di condivisione del dolore.
La camera ardente sarà accessibile a partire da lunedì 18 agosto, dalle ore dieci del mattino fino alle venti del pomeriggio, con la flessibilità di prolungare l’orario per consentire a chiunque, anche in coda, di esprimere il proprio cordoglio.
Martedì 19 agosto, la camera ardente rimarrà aperta dalle nove del mattino fino a mezzogiorno.
Questo gesto, semplice ma significativo, sottolinea l’importanza di Pippo Baudo non solo come figura professionale di spicco, ma anche come uomo amato e rispettato.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel panorama culturale italiano, ma la sua eredità, fatta di talento, professionalità e umanità, continuerà a ispirare generazioni di artisti e a illuminare il cammino dello spettacolo.
L’occasione non è solo un addio, ma una riflessione sull’impatto di una vita dedicata all’arte e un’occasione per ripercorrere la storia di un’Italia che si è formata anche grazie ai suoi programmi, alle sue canzoni, alla sua inconfondibile voce.
Un’eredità che trascende le stagioni e che, come una stella, continuerà a brillare nel firmamento della memoria collettiva.